La notizia è vecchia di cinque giorni, ma alla luce dello scambio di critiche tra il consigliere comunale di Brindisi Bene Comune e il segretario della Cisl, Corradino De Pascalis, vale la pena riprenderla affinché sia chiaro come per Brindisi venga usato un metro diverso.
BRINDISI - Cosa c'è dietro l'angolo, direbbe il Maurizio Costanzo di 35 anni fa, dell'operazione rigassificatore British Gas, che sembra dormiente ma che per tanti strani segnali in realtà offre l'impressione dell'esatto contrario? Come inquadrare e definire una serie di accadimenti, sviste, dimenticanze, sottolineature inopportune, repentini cambi di parere? E perché il governo italiano non si decide a prendere atto dell'esito del processo di primo grado e del vincolo della confisca sull'area, che avrebbe maggiore valenza anche della nuova norma che taglia fuori i pareri di Regioni ed enti locali sulle opere di interesse nazionale? Lo chiedono con una lunga lettera - che cita anche puntualmente i punti di perplessità maggiore - le associazioni del fronte ambientalista brindisino ai ministri Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo), al dirigente della VII Divisione dello stesso Ministero dell'ambiente, Giuliana Gasparrini, e ne informano il procuratore capo di Brindisi, Marco Dinapoli. Di seguito, la lettera.
ROMA – Tre aperture importanti da parte del ministero dell'Ambiente sul caso del Sito di interesse nazionale (Sin) di Brindisi e l'annosa questione delle bonifiche che da troppo tempo rappresentano un freno allo sviluppo economico del territorio, costituiscono il bilancio della riunione odierna a Roma tra lo stesso Corrado Clini e una delegazione istituzionale brindisina. Secondo un comunicato dell’Asi, il ministro si sarebbe mostrato disponibile su tre fronti. L'impressione è però che si sia ancora ben lontani da una soluzione tipo Marghera, dove la Regione Veneto assume un onere finanziario rilevante, mentre qui la Regione Puglia non è stata coinvolta.
BARI – “La popolazione pugliese ha protestato contro l'idea che ci fosse un allentamento delle misure di salvaguardia che non c'è stato e dunque la risposta del governo è stata molto chiara e netta”. Lo ha detto il ministro per l'Ambiente, Corrado Clini, a proposito delle proteste della comunità pugliese ed adriatica, che a Monopoli a fine gennaio ha manifestato contro le prospezioni e la ricerca in mare di petrolio. Ma sull’argomento avverte: “Se saremo in grado di spiegare concretamente che esistono opzioni alternative a quella della ricerca in mare del petrolio probabilmente il problema sarà superato”. E così lancia il progetto Powered: “Può rappresentare il modello e definire la traccia del lavoro per lo sviluppo dell'energia eolica offshore nell'Adriatico”. Come dire: trivelle o eolici offshore. In una maniera o nell’altra il mare della Puglia deve produrre energia. Come se non bastasse la Centrale di Brindisi. Ma il ministro convince solo Ferrarese. Critici Vendola e Nicastro.
BARI – Norma choc del Governo sulle Trivellazioni. Faccia a faccia in Tv il presidente della Regione, Nichi Vendola e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. L’appuntamento è fissato per questa sera, durante la trasmissione Piazza Pulita”, condotta dal giornalista Corrado Formigli ed in onda alle 21.10 su “La 7”. Sul tema è ormai battaglia: “Spiace constatare - afferma l'Assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro - e ci opporremmo con tutti gli strumenti possibili anche attraverso i parlamentari pugliesi che hanno dato la propria adesione all'iniziativa promossa dal Comitato No Petrolio Sì energie rinnovabili, che vi siano ancora iniziative tese a sminuire la volontà popolare dei pugliesi".
L’AQUILA - Tutti i Consigli regionali d'Italia sostengono la Puglia nel “no” alle prospezioni nel Mar Adriatico e in tutto il Mediterraneo europeo. “Lo stop alle ricerche petrolifere off shore e la tutela del mare diventano forte posizione comune delle Assemblee legislative, che chiedono a loro volta un incontro al presidente Monti e al ministro Clini”: è quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che sul tema ha raccolto oggi il sostegno e il consenso di tutti i colleghi: “Sono contento per aver tenuto fede ad un impegno nei confronti dei pugliesi e ad uno degli obiettivi della manifestazione di Monopoli del 21 gennaio 2012”.
ROMA – Caccia al petrolio: il ministro frena ed apre al confronto con i territori. Nel corso dell'audizione svoltasi oggi pomeriggio presso la Commissione Ambiente del Senato, il ministro Corrado Clini, su sollecitazione dei parlamentari del Pd in relazione alle autorizzazioni concesse nei mesi scorsi per effettuare ricerche petrolifere nel basso Adriatico di fronte alle coste pugliesi, ha manifestato una sostanziale contrarietà rispetto ai sondaggi, annunciando: “Sto verificando le procedure che hanno portato alle autorizzazioni. A fronte degli obiettivi e delle politiche che l'Italia si è data per concorrere alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione della CO2, appaiono in contrasto gli interventi che vanno in direzione opposta, quali l'ulteriore ricorso agli idrocarburi".
OSTUNI – E’ stata anticipata di un giorno e si svolgerà lunedì prossimo (con inizio alle ore 10), la seduta straordinaria ed urgente del Consiglio comunale che il presidente, Angelo Melpignano, ha indetto in adunanza aperta e congiunta presso la sala consiliare del Comune di Polignano a Mare, per affrontare l’unico argomento all’ordine del giorno e relativo alle “Indagini petrolifere nel mare Adriatico – comunicazioni e determinazioni”.