GROTTAGLIE - La fabbrica siderurgica più discussa in Italia, l’ex Italsider di Taranto, attuale Ilva, sarà protagonista in un libro intitolato “Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Taranto”, scritto dal giornalista Fulvio Colucci e dall’operaio-scrittore Giuse Alemanno.
TARANTO – Ancora un lunedì che non prospetta una settimana lavorativa tranquilla agli operai dell’Ilva di Taranto. Stamane circa duemila hanno manifestato dinanzi alla Prefettura, per iniziativa delle organizzazioni sindacali, per chiudere la tutela dei posti di lavoro dello stabilimento siderurgico e il miglioramento delle condizioni ambientali della città. Stesso, posto, stessi problemi, stessa situazione. A manifestare contro la precarietà e l’inquinamento che produce l’Ilva di Taranto oggi sono gli operai dell’acciaieria più grande d’Europa.
TARANTO – Gli agenti della squadra volante della Questura di Taranto hanno tratto in arresto per furto in concorso Filippo Miccoli (55 anni, brindisino) e due dipendenti Ilva: Gaetano Lazzaro (36 anni, di Massafra) e Nicola Masiello (31 anni, di Taranto). I tre sono ritenuti responsabili di aver cercato di sottrarre illecitamente dallo stabilimento siderurgico un grosso dado industriale in bronzo, del peso di 4 tonnellate circa, per un valore commerciale di più di 70.000 euro.
BARI – L’Ilva di Taranto dice no alle tariffe più alte dell’acqua così come stabilito ad ottobre scorso con l’accordo di Programma tra la Regione Puglia, Basilicata e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. L’acciaieria pugliese ha impugnato presso il Tar di Lecce la rideterminazione delle tariffe dell’acqua.
REGGIO EMILIA – Il documentario di denuncia sull’Ilva di Taranto, “La svolta. Donne contro l’Ilva” di Valentina D’Amico, è il vincitore del Premio del Pubblico web 2011 del Festival del documentario online di Viaemili@docfest 2011. Due mesi di tempo per decretare il vincitore con più click ricevuti sul web, 905 per il lavoro della regista salentina. Grande soddisfazione e commozione per l’ambito premio ricevuto che racconta storie vere di sei donne pugliesi vittime dell’acciaieria più grande d’Europa. Il premio aggiudicato è di 1000 euro. La vittoria più grande è quella di aver saputo comunicare la realtà denigrante che una fabbrica, come l’Ilva di Taranto, non sia solo “amica” perché dà lavoro ma perché a volte, purtroppo, toglie la vita.
TARANTO – Il documentario di denuncia sull’Ilva di Taranto, “La svolta. Donne contro l’Ilva”, è stato selezionato per la seconda edizione del “Via Emilia Festival Doc”, primo festival italiano online del cinema documentario. Dal 15 settembre al 15 novembre il titolo più votato sarà premiato con il “Premio del Pubblico Web 2011″, mentre una giuria qualificata designerà il vincitore assegnandogli il “Premio della Giuria ViaEmiliaDocFest 2011″.
MESAGNE - Quando si arriva a Taranto, l'aria puzza. Hai voglia di trattenere il fiato e a volte lo fai. L'Ilva colora di rosso il paesaggio come fosse sangue e la ruggine sembra essere anche nell'aria . La prima acciaieria in Europa, la terza nel mondo. Un mostro della produzione che vanta profitti sempre maggiori, e non solo quelli. 180 morti bianche dal 1961, da quando sono stati aperti i cancelli, 43 solo dal 1995 ad oggi. Esempio massimo della poca sicurezza sul lavoro in Italia.