ROMA - Per Tiziana Deserto la condanna per concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa, morta all'età di due anni e sette mesi a Città di Castello è ora definitiva. Dopo una lunga camera di consiglio la Cassazione ha infatti confermato stasera i 15 anni di reclusione (tre condonati) inflitti in primo e secondo grado dai giudici di Perugia, pur escludendo l'aggravante della crudeltà. Per la donna - indagata finora a piede libero - a breve si apriranno quindi, forse già domani le porte del carcere. Anche se lei si è sempre proclamata innocente.
PERUGIA - Mercoledì Tiziana Deserto, la mamma della piccola Maria Geusa, uccisa a due anni e mezzo dall'amante della donna, conoscerà il suo destino. È infatti fissata per quella data l'udienza in Cassazione per la donna. La Deserto è accusata di concorso in omicidio e violenza sessuale ai danni della bambina. Inizialmente era stata anche condannata per maltrattamenti, ma l'accusa è caduta in secondo grado. A Perugia la donna è stata condannata due volte a 15 anni di reclusione ma lei si è sempre detta innocente. In Cassazione i suoi legali Gianni ed Eugenio Zaganelli chiedono l'annullamento della sentenza di secondo grado.
ROMA - Il crimine, nelle sue varie manifestazioni, come specchio oscuro che riflette il malessere della società, di cui è espressione estrema: è qui che si innesta il lavoro lungo, paziente, appassionato, che “impegna l'anima” di Franca Leosini, autrice unica e conduttrice di 'Storie maledette’, cominciata ieri su Rai3 alle 23.30 con l'undicesima serie. Un'edizione tutta al femminile: in primo piano le storie di cinque donne che hanno amato, sofferto, ucciso, o forse anche no, come qualcuna di loro - malgrado la condanna - disperatamente sostiene.
PERUGIA - Confermata la condanna a quindici anni di carcere (tre condonati) per Tiziana Deserto, 36 anni, di Latiano, ritenuta responsabile di concorso nell’omicidio e in violenza sessuale della figlia Maria Geusa di due anni e sette mesi. La Corte di assise di appello di Perugia ha assolto la Deserto dall’accusa di maltrattamenti della figlia, ma non le ha creduto per quanto riguarda la sua estraneità all’omicidio della figlia commesso dal suo amante Giorgio Giorni, imprenditore edile di Sansepolcro, condannato all'ergastolo.
PERUGIA – “Ho il rimorso di essermi fidata di Giorni, che conobbi nel 2003 come una persona cara e che invece poi si è trasformato in un mostro”. L’ha detto Tiziana Deserto, 30 anni, di Latiano, mamma di Maria Geusa, mamma di Maria Geusa, la bimba di 2 anni e 7 mesi violentata e uccisa il 5 aprile del 2004 da Giorgio Giorni, piccolo imprenditore edile di Sansepolcro, in provincia di Perugia, e per questo condannato all’ergastolo.
PERUGIA - Diciannove anni di carcere per Tiziana Deserto che non solo va condannata per il concorso nell’omicidio della figlioletta Maria Geusa, ma la pena da comminarle deve essere superiore a quella che le ha inflitto la Corte di Assise di Perugia in primo grado, e cioè quindici anni. Il procuratore generale Giancarlo Costagliola non ha avuto dubbi sulla colpevolezza di questa donna di 36 anni, latianese, per alcuni anni residente con il marito piastrellista in un paesino a pochi chilometri da Città di Castello, ora ritornata a Latiano.