BRINDISI – Se Massimo Ferrarese fa sul serio, per la faccenda della riduzione del carbone a Cerano, vale a dire la richiesta al ministro dell’Ambiente Corrado Clini di trasformazione a gas di uno dei quattro gruppi della termoelettrica “Federico II”, cosa che ha indotto ieri Enel a prendere posizione dichiarandosi sorpresa della sortita del presidente della Provincia, e comunque nettamente contraria a tale ipotesi, dia subito corso alle procedure necessarie per giungere ad un incontro nelle sedi opportune. La richiesta arriva oggi dal movimento No al Carbone, che “ha da sempre sostenuto la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente e la salute dato dalla combustione del carbone a Brindisi”.
BRINDISI - L'Unione degli Studenti della Provincia di Brindisi e la Rete della Conoscenza Puglia aderiscono il 29 ottobre alla giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone promossa a Brindisi dal No al Carbone. "Come studenti, parte integrante della società e della cittadinanza, riteniamo fondamentale la difesa dell'ambiente e del territorio, continuamente attaccati dalle lobby industriali che, con il tacito consenso della politica nazionale e locale, pongono al primo posto la logica dei profitti piuttosto che il bene e la salute dei cittadini".
BRINDISI – I prossimi mesi saranno quelli decisivi per giungere ad un accordo tra governi locali e società energetiche, sugli impatti ambientali delle centrali termoelettriche brindisine? Nel cuore dell’estate il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ha avviato il pressing mediatico per firmare la convenzione con Enel a tamburo battente; il sindaco Domenico Mennitti ha chiamato il governatore Nichi Vendola per un accordo con la stessa società energetica sui tempi della ripresa della trattativa. Adesso il quadro politico nazionale è segnato da tali incertezze e conflitti anche in tema di energia che è difficile immaginare come e quando il caso-Brindisi possa giungere al pettine (peraltro la Regione Puglia ha impugnato il recente provvedimento del governo) sulle fonti energetiche e sul nucleare.
BRINDISI - “Irene, questa tromba è per te”. L’accoglienza per le due signore della canzone italiana ospiti sul palco della centrale Federico II di Cerano, è stata quella promessa: letteralmente assordante. Circa duecento vuvuzelas hanno controcantato per le due artiste, accolte al pari del numerosissimo pubblico accorso ad ascoltarle, al frastuono infernale delle trombette. Appuntamento per i manifestanti, ore diciannove. Tutti davanti alla centrale, come concordato già dal primo annuncio della tappa brindisina del tour griffato Enel “Correnti musicali”, risalente a un mese fa.
BRINDISI - Le emissioni di diossine idrocarburi policiclici aromatici della centrale "Federico II" di Cerano sono nettamente inferiori a quelli dell'Ilva di Taranto, e tutti ampiamente nei limiti di legge. La notizia era stata diffusa dall'Upi dopo un'audizione del direttore del Dap Arpa di Brindisi, ma i "No Carbone", affatto convinti di ciò, hanno richiesto alla stessa Arpa di Brindisi la relazione in questione, appurando che gli unici dati disponibili sono quelli resi noti dall'Upi.
BRINDISI - No Carbone e Si Carbone si troveranno di fronte nuovamente sabato pomeriggio davanti ai cancelli della centrale Edipower di Costa Morena, ferma per manutenzioni ed esigenze di mercato, con gli operai spediti in ferie forzate e la prospettiva, da martedì, dell'apertura di un apro contensioso sindacale a tutto campo: dal piano industriale alle relazioni tra azienda e lavoratori, alla tutela del posto di lavoro.