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I naufraghi dell'Olympia: "Abbiamo perso soldi e mezzi, l'importante è non aver perso la vita"

Arrivati a Brindisi a bordo della nave Florencia 48 passeggeri, fra cui 19 italiani, del traghetto andato in fiamme al largo di Corfù

BRINDISI - Sono stati svegliati nel cuore della notte, mentre il traghetto veniva avvolto dalle fiamme. Poi il trasbordo sulle scialuppe e il salvataggio in mare aperto da parte di un pattugliatore della Guardia di finanza. Stamattina (domenica 20 febbraio) sono arrivati nel porto di Brindisi 48 passeggeri, fra cui 19 italiani, della nave Olympia della Grimaldi lines, devastata da un incendio verificatosi la notte di venerdì, 18 febbraio. Fra di essi anche circa 10 brindisini, perlopiù autotrasportatori. 

Dopo aver trascorso quasi due giorni in alcuni alberghi di Corfù, dove sono stati trasportati subito dopo il naufragio, ieri sera sono stati condotti a Igoumenitsa. Da lì sono tornati a Brindisi a bordo della nave Florencia, sempre della Grimaldi. 

A Costa Morena sono stati accolti dal comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Fabrizio Coke, dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, da personale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale e da uno stuolo di giornalisti. Tutti hanno elogiato l’equipaggio della Grimaldi per la professionalità e la prontezza con cui ha assistito i passeggeri, scongiurando una potenziale catastrofe. All'appello, però, va ricordato, mancano ancora 11 dispersi.

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