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Domenica, 28 Aprile 2024

Comune e forze dell’ordine contro gli inquinatori: ecco la mappa delle discariche

Presentata la piattaforma telematica per il tracciamento dell’abbandono dei rifiuti creata dal Comune di Brindisi. Potrà essere visualizzata anche dai cittadini

La maggior parte dei rifiuti è stata abbandonata fra Brindisi e San Vito dei Normanni, nelle campagne a nord – ovest del capoluogo. Adesso si può avere un quadro chiaro dei siti maggiormente presi di mira dagli inquinatori, grazie a una piattaforma telematica per il tracciamento dell’abbandono dei rifiuti creata dal Comune di Brindisi con il supporto del Cnr.

La piattaforma è stata presentata stamattina (martedì 5 dicembre) nel corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, cui hanno partecipato anche il dirigente del settore Ambiente, l’avvocato Mario Marino Guadalupi, e i ragazzi coinvolti nel Servizio Civile ambientale (Sabato, Ruggiero, Conte e Piliego) che hanno dato il loro fondamentale contributo

La piattaforma consente alle forze dell’ordine (Polizia Locale di Brindisi, Polizia Locale della Provincia, carabinieri, Guardia di finanza) e all’Arpa di inserire le coordinate e una serie di dettaglio sulle discariche abusive scoperte. A ogni segnalazione si assegna un colore a seconda che il sito individuato sia stato già bonificato o sia ancora da bonificare.

I ragazzi del bando servizi sociali

Nel 2022 le segnalazioni sono state 87. Nel 2023, stando ai dati caricati finora sul sistema, si è scesi a quota 24. I cittadini possono accedere al sistema inserendo delle credenziali che consentono solo di visualizzare la mappa (email: nome2.cognome2@test2.it - password: test0). 2L’inserimento delle segnalazioni è infatti prerogativa dei delegati individuati dalle forze dell’ordine. 

“Abbiamo avvertito l’esigenza - dichiara il sindaco Marchionna - di essere colli di bottiglia di tutte le segnalazioni ricevute dalle forze dell’ordine”. Mario Marino Guadalupi spiega che laddove il proprietario non intervenga per la bonifica o non sia possibile individuare il responsabile del danno ambientale, è il Comune che deve farsi carico dell’intervento, salvo poi rivalersi sullo stesso proprietario. 

Ad agire sono veri e propri “professionisti del crimine”, chiarisce Guadalupi. “Non opera singolo cittadino”. Basti pensare ai cumuli di rifiuti edili di cui sono disseminati i campi, con un grosso danno per tutta la collettività. “Questi abbandoni- aggiunge Guadalupi - vanno a contaminare i risultati della differenziata. Il dato di 70 abbandoni superiori ai 50 metri cubi di rifiuti comporta dei condizionamenti sulle percentuali differenziata”. 

L’attività di prevenzione e deterrenza alla base della piattaforma va di pari passo anche con quella di prevenzione. L’obiettivo è infatti di installare delle fototrappole nei terreni maggiormente inquinati. 


 

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