rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Animali aggrediti nelle campagne: si grida “al lupo” ma la realtà è un’altra

Il servizio veterinario dell’Asl Brindisi tiene sotto controllo i casi di attacchi alle greggi. Il dottor Vito Magli: “Dopo ogni aggressione effettuiamo il test del Dna”

Un asinello è stato sbranato la scorsa settimana a Serranova, nell’agro di Carovigno. Un gregge è stato attaccato alcuni giorni prima nelle campagne di San Vito dei Normanni. Questi e altri episodi avvenuti negli ultimi anni hanno fatto gridare “al lupo”, ma le aggressioni sono quasi sempre opera di cani-lupo. Riscontri certi arrivano grazie agli esami del Dna che da circa un anno vengono effettuati dai veterinari dell’Asl Brindisi sulle carcasse degli animali zootecnici (pecie di Mammiferi domestici in cui rientrano, fra gli altri, cavallo, asino, bove, capra, maiale, cane, coniglio, gatto) uccisi da altri animali. 

La situazione viene monitorata dal servizio veterinario area C (ambito benessere e ambiente) dell’azienda sanitaria, diretta dal dottor Vito Magli. Gli esperti dell’Asl nelle ultime settimane sono intervenuti soprattutto nel territorio fra Carovigno, Brindisi e San Vito dei Normanni, su richiesta di proprietari di animali aggrediti. 

“Quando facciamo i sopralluoghi - spiega Magli - siamo sempre nell’ambito dei canidi, che possono essere lupi o cani. Normalmente vengono fatti i tamponi sulle carcasse, in maniera tale stabilire la presenza di uno o dell’altro animale”. Il primo animale solitamente additato come responsabile di aggressioni è il lupo. Ma la realtà è diversa. “Qualche mese fa – dichiara Magli – si è verificato un attacco su un gregge, nella zona di San Vito dei Normanni. Si pensava ai lupi e invece si trattava di cani. Ogni volta facciamo i tamponi sulle carcasse e li inviamo all’istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata e da lì all’istituto zoo profilattico di Lazio e Toscana, dove vengono effettuati gli esami genetici”. In questo modo si può risalire con certezza al responsabile dell’aggressione. 

E’ la Regione Puglia, con una disposizione entrata in vigore da circa un anno, a imporre l’esame del Dna. “Vanno fatti – spiega ancora Vito Magli - per due motivazioni. In primis per stabilire la presenza di lupi, che è un animale protetto. Poi ai fini del rimborso. Se l’animale zootecnico è attaccato dal lupo, il proprietario deve essere rimborsato tramite fondi comunali. Se invece l’aggressore è un cane, il rimborso è a carico delle amministrazioni comunali”. 

Negli ultimi anni, solo in un caso è stata accertata la presenza di un lupo nel Brindisino. “Fra il 2021 e il 2022 – ricorda Magli – è stata rinvenuta una carcassa in località Torre Santa Susanna. Tramite l’esame del Dna è stato accertato che si trattava di un lupo appenninico.

La carcassa del lupo recuperata a Torre Santa Susanna

Successivamente a Villanova (marina di Ostuni, ndr) è stata recuperata la carcassa di un esemplare di circa 5 mesi. Era un lupo in una certa percentuale e un cane in quella restante. All’inizio di questo autunno è stata ritrovata un'altra carcassa lungo la superstrada, all’altezza del Bosco del compare. Si trattava di un esemplare per due terzi lupo e per un terzo cane. Anche a San Pietro Vernotico, di recente, è stata ritrovata la carcassa di un lupo-cane”. 

Si arriva così all’asino sbranato la scorsa settimana a Serranova. Chi è l’aggressore? “Fra circa un mese e mezzo – afferma Magli – avremo il risultato dell’esame del Dna”.  Va dunque tenuta presente questa distinzione fra gli ibridi, i cosiddetti cani-lupo, e i lupi veri e propri, di cui è accertata la presenza nel territorio. “Io stesso – dichiara il veterinario – una mattina ho visto un paio di esemplari che quasi certamente erano lupi”. 

A tal proposito nella giornata di ieri ha fatto il giro delle chat un video in cui si vedevano due esemplari simili a lupo che si aggiravano per le vie di Torre Santa Sabina, marina di Carovigno. Anche in questo caso si dovrebbe trattare di cani-lupo: probabilmente di cani lupo cecoslovacco. “Il cane lupo cecoslovacco – spiega Magli – non è aggressivo ma tende a scappare. E’ un cane libero, molto agile. Tendono facilmente ad andare in giro da soli”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Animali aggrediti nelle campagne: si grida “al lupo” ma la realtà è un’altra

BrindisiReport è in caricamento