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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Alga tossica: "concentrazioni abbondanti" in due località del Brindisino

Secondo l’ultimo campionamento del 6 luglio scorso effettuato nell’ambito del monitoraggio di Arpa che va dall’1 al 15 luglio 2023, sono due i punti in cui è stata rilevata la microalga potenzialmente pericolosa

FASANO – Anche quest’anno nelle acque del Fasanese sono state rilevate concentrazioni “molto abbondanti” di “Ostreopsis ovata”, meglio nota come “Alga Tossica”. Secondo l’ultimo campionamento del 6 luglio scorso effettuato nell’ambito del monitoraggio di Arpa che va dall’1 al 15 luglio 2023, sono due i punti in cui è stata rilevata la microalga potenzialmente pericolosa: “La Forcatella prima casa bianca” e “Torre Canne di fronte al faro”. Nel primo caso è stata rilevata una densità in colonna d’acqua pari a 112161 cellule/litro. Nel secondo punto 220110 cellule/litro. Oltre le 20000 cellule/litro si tratta di concentrazioni “molto abbondanti”.

Per quanto riguarda il resto della costa pugliese risulta presente in concentrazioni “Molto abbondanti” anche a Porto Badisco (Le). Qui il sindaco di Otranto ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione. La densità rilevata in colonna d’acqua è 71689 cellule/litro. “Abbondante”, invece, a Bari (Lido Trullo), 14685 cellule/litro. “Modesta” a Bisceglie (Ba). “Scarsa” a Giovinazzo (Bari), Apani (Br), Torre Columena (Ta) e Leporano (Ta). Assente nelle zone di Vieste e Mattinata (Foggia), Molfetta (Ba), Mola Di Bari, Monopoli (Ba), San Cataldo (Le), Ugento (Le).

Arpa Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva allo scopo di verificare in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della microalga potenzialmente tossica. L’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre - con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) - 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie. I fattori ambientali che facilitano la proliferazione la Ostreopsis  sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.

Potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica

"Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali. Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che  può diffondere la tossina nell’aria)".

Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis

"Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate; limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina"

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