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Martedì, 30 Aprile 2024
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Precari Sanitaservice, nessuna proroga di contratto: prima la nomina dell'amministratore

Nota a firma delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Fials e Uil a margine dell'assemblea permanente di questa mattina (venerdì 30 settembre 2022) dinanzi al "Di Summa"

BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo nota a firma delle sigle sindacali della Funzione pubblica Cgil, Cisl, Fials e Uil in riferimento alla protesta dei precari della Sanitaservice della Asl di Brindisi con contratto a tempo determinato in scadenza oggi, venerdì 30 settembre 2022.

Questa mattina (venerdì 30 settembre 2022) dinanzi la sede dell’ex ospedale “Di Summa” di Brindisi da parte di 64 lavoratori e lavoratrici di Sanitaservice (46 ausiliari e 18 amministrativi), il cui contratto scadeva oggi, venerdì 30 settembre non hanno ricevuto rinnovo. Si tratta di lavoratori che hanno prestato servizio durante tutto il periodo della pandemia con mansioni di ausiliariato e amministrativo degli hub vaccinali e che, così come da accordi con il direttore generale dell’Asl di Brindisi Flavio Roseto, avrebbero dovuto ricevere la proroga dei contratti da parte della Regione Puglia.

Proroga di un mese – era stato assicurato - al fine di avere il tempo di convocare un tavolo tecnico per capire quali fossero le carenze di personale. Invece, non solo la proroga non è arrivata ma il diniego rispetto al prolungamento dei contratti è stata giustificata con una motivazione a dir poco banale se non paradossale: non avendo ‘colposamente’ ancora provveduto alla nomina dell’amministratore unico di Sanitaservive, l’amministratore pro tempore non sarebbe in grado di firmare le proroghe. Eppure, Sanitaservice è una società in house totalmente partecipata dalla Asl e, pertanto, il problema sarebbe facilmente risolvibile.

Lunedì ricomincerà la campagna vaccinale per la quarta dose. Con quale personale a Brindisi? Visto che le risorse umane formate nelle hub vengono mandate a casa ed insieme a loro 64 famiglie e i loro bambini senza retribuzione  per vivere? I lavoratori resteranno anche la notte in presidio finché non arriveranno risposte.

Fp Cgil Brindisi Chiara Cleopazzo, Uil Fpl Luca Facecchia, Fials Elena Marrazzi, Cisl Lacorte Giuseppe

La nota dei segretari generali Cgil, Cisl e Uil

Sessantotto lavoratori della Sanitaservice di Brindisi saranno licenziati perché manca l'amministratore in carica. E' assolutamente vergognosa l'ingiustizia che sta per consumarsi ai danni di 68 famiglie per via di un cavillo burocratico. L'assessore alla Sanità regionale, Rocco Palese, interpellato sulla questione, ha spiegato con una lettera che non è possibile procedere alla proroga dei contratti per via del fatto che alla guida della società c'è un amministratore unico il quale può occuparsi solo delle gestione ordinaria.

I sessantotto lavoratori della Sanitaservice di Brindisi vivono da anni nel precariato. E sono tra quelli che sono stati mandati in prima linea nella trincea quando il Covid mieteva vittime. Non si sono risparmiati mai, hanno lavorato con turni massacranti. E questo è il triste ringraziamento per essersi immolati con abnegazione e spirito di servizio nel periodo più nero della sanità locale, nazionale e mondiale. Definiti "eroi", spremuti come limoni, espulsi dal mercato del lavoro e totalmente mortificati. Una ingiustizia dal punto di vista del lavoro e sociale di una gravità inaudita. 

Non solo. Un perfetto autogol anche dal punto di vista organizzativo data la drammatica carenza di personale della Asl Brindisi ridotto all'osso. Un'assurdità che rischia di ripercuotersi drammaticamente sul futuro di 68 famiglie e sul servizio reso all'utenza. Nonostante le reiterate richieste di indicazioni, da parte della Direzione generale dell'Asl Brindisi e dello stesso amministratore unico di Sanitaservice, per garantire a questi lavoratori lo stesso trattamento dei loro colleghi di altre Asl non è arrivata alcuna risposta. Le scriventi organizzazioni sindacali confederali sostengono l’azione di lotta intrapresa dalle categorie di riferimento e invitano la politica ad intervenire per sanare questa situazione scandalosa ristabilendo il diritto al lavoro

Antonio Macchia (Cgil), Gianfranco Solazzo (Cisl), Fabrizio Caliolo (Uil)
 

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