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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Condono 1986, Tar accoglie ricorso: cittadina risparmia 55mila euro

Il Tar Lecce si è pronunciato sul ricorso di una pensionata di Torre Rossa, che aveva impugnato il provvedimento con il quale il Comune di Brindisi le aveva chiesto di pagare 62mila euro per il condono edilizio richiesto 34 anni prima

BRINDISI - Il Tar Lecce, con sentenza n. 74 pubblicata il 19 gennaio scorso, si è pronunciato sul ricorso di una pensionata di Torre Rossa, che aveva impugnato il provvedimento con il quale il Comune di Brindisi le aveva chiesto di pagare 62mila euro per il condono edilizio richiesto 34 anni prima. 

Nel 2021 il Comune ha chiesto ai cittadini di Torre Rossa, Contrada Muscia ed altri quartieri di Brindisi ( “Betlemme”, “Giambattista, Palmarini Schiavoni e Montenegro”) il pagamento degli oneri concessori relativi al condono del 1986, con importi che in alcuni casi superavano di gran lunga il valore commerciale dello stesso immobile da condonare.

Il Tar, nel corso del giudizio, ha disposto una “verificazione” dell’operato del Comune e ha nominato un Verificatore, un dirigente dell’Ufficio tecnico di altro comune, il quale ha riconosciuto l’illegittimità dei criteri applicati dall’ente locale e ha ricalcolato gli importi di oblazione, costo di costruzione e oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, giungendo a quantificare l’importo dovuto dalla ricorrente in poco più di 5mila euro.

Grande soddisfazione anche per l’avvocatessa Giacomina Picheo che ha assistito la pensionata: “Questa sentenza potrebbe avere notevoli ripercussioni su tutte le centinaia di pratiche di condono pendenti presso gli uffici comunali, per le quali il Comune deve ancora chiedere il versamento del contributo ai cittadini, ma anche su quelle già chiuse con il rilascio del provvedimento di condono, in quanto, con ogni probabilità, gli oneri sono stati calcolati in forza di criteri illegittimi”. Commenta l’avvocatessa. 

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