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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Corso Garibaldi aperto alle auto: così si ignora il Piano urbano del traffico

La nota dell'associazione Fare Verde: "L'inquinamento da traffico urbano resta un problema da risolvere, non si comprende perché la politica locale continui ad essere in contrapposizione a questo dato"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'associazione "Fare Verde", in seguito alla disposizione del Comune di Brindisi, che prevede l'apertura al traffico di corso Garibaldi anche per il 2024, in via sperimentale.

Se negli anni Ottanta il problema dell’inquinamento da traffico urbano era una questione cittadina da risolvere, considerato anche il carico di altri agenti inquinanti (primo fra tutti Cerano anche se di epoca successiva), oggi con le politiche comunitarie, votate a sviluppi eco-sostenibili a tutti i livelli, non si comprende perché la politica locale continui ad essere in contrapposizione a questo dato ormai consolidato da lustri.

Infatti, è proprio alla fine degli anni Ottanta che si formò il Put (Piano urbano del traffico), che per l’appunto aveva come principale obiettivo, quello di abbattere, attraverso la diminuzione dei flussi di traffico veicolare, le emissioni di CO2. Si badi bene che il Put costituisce "variante" al Prg a tutti gli effetti, ancorché approvato in Consiglio Comunale e adottato negli anni '90 e non può essere modificato "sic et simpliciter", dal primo, e direi anche dal secondo e terzo politico o maggioranza di turno, solo perché una piccola parte della comunità ne chiede la variazione.

Una Amministrazione "attenta", nel dare delle risposte alle prerogative che emergono nel territorio deve tener conto di vari fattori, nonché di plurime tutele. A partire dal sindaco Consales, si ebbe a fare un patto scellerato con i commercianti ai quali venne promesso durante l'allora campagna elettorale la riapertura del traffico su corso Garibaldi, cancellando così  quello che  era il "salotto" della nostra città; tutti i suoi successori hanno ugualmente ritenuto di non dover rispettare le indicazioni del Prg e del Put; in buona sostanza un interesse generale, quello dell’abbattimento della CO2 e quindi di tutela della salute pubblica, è stato sacrificato per un interesse particolare, quello dei commercianti e con quale risultato: "Quante attività commerciali hanno chiuso i battenti su corso Garibaldi!".

Le criticità del centro commerciale urbano sono ben più ampie e non possono sacrificare una consuetudine dei cittadini: il passeggio al corso Garibaldi. Non posso non manifestare una certa preoccupazione per un dichiarato augurio (presidente provinciale di Confesercenti) per una decisione "permanente". Mi sarei atteso perlomeno al fine di alleggerire il carico di inquinanti, che non solo arrecano danni alla salute, ma anche, nel tempo, all’aspetto del patrimonio edilizio, che avessero deciso di destinare i giorni di sabato e domenica  solo al "passeggio" della famiglia, che attualmente in tali giorni devono fare slalom sui marciapiedi occupati. Da quanto detto risulta evidente, visto che per i residenti vengono annullati i pass, che l’iniziativa ha il preminente scopo di dare respiro alle casse comunali oltre che ad una "agonizzante" Brindisi Multiservizi.

Fermo restando che il problema del parcheggio è nota dolente di tutto il centro cittadino, riteniamo che i tempi che si è data l’Amministrazione per attivarli, visto che non è tanto difficile individuare delle aree idonee, siano piuttosto lunghi. Riguardo tale argomento, forse, qualcuno dovrebbe rispolverare il già richiamato Put.

La nostra associazione invita le altre associazioni che hanno a cuore la salute dei cittadini, nonché il rispetto di leggi e regolamenti, a dare vita ad un fronte unico, ad escogitare azioni, che inducano l’Amministrazione Comunale a dare piena attuazione del Put, a realizzare il "piano parcheggi”, all’attivazione completa  della "circolare marittima", all’integrazione, con un sistema di trasporto urbano "dimensionato" alle esigenze cittadine,ecc. Il tutto così come individuato nel Put e recepito dal Prg. Riprendiamo da quanto già avviato nel 2012 delle associazioni ed attraverso un "referendum” coinvolgiamo il Comune di Brindisi.
 

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