rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità

Ausili salvavita negati a paraplegico: "La Asl non ha i soldi per acquistare la quantità necessaria"

La storia di un 45enne paraplegico da quasi 3 costretto a elemosinare alla Asl di Brindisi gli ausili 'salvavita' e i dispositivi che gli possono consentire un’esistenza dignitosa, come una sedia a rotelle e letto elettrici

BRINDISI – Quarantacinque anni, paraplegico da quasi 3 e costretto a elemosinare alla Asl di Brindisi gli ausili 'salvavita' e i dispositivi che gli possono consentire un’esistenza dignitosa, come una sedia a rotelle e letto elettrici. Un fratello che si prende cura di lui e che non sa più come fare per fargli ottenere ciò che gli spetta 'di diritto' essendo, purtroppo, ormai, un invalido al cento per cento. Questa storia arriva da un paese della provincia di Brindisi ma accomuna diverse persone e famiglie che vivono la stessa situazione o simili perché “La Asl non ha soldi per fornirci ciò che ci spetta”. E’ questa, infatti, la risposta che riceve il fratello del 45enne, Marco, quando si reca presso la farmacia del Melli di San Pietro Vernotico per chiedere i cateteri vescicali, ausili, come detto prima definiti 'salvavita'. 

“Ne servirebbero 150 al mese, 5 al giorno, la fornitura dovrebbe essere bimestrale e quindi dovremmo riceverne 300 ogni due mesi ma questo non è mai successo: mi danno un pacco da 30 che basta per appena una settimana”, così Marco è costretto a recarsi a San Pietro ogni 5-6 giorni e non è nemmeno detto che quando arriva in farmacia trova ciò che gli serve. 

“Ieri (martedì 30 gennaio, ndr) mi è stato risposto ancora una volta che la Asl non ha i soldi per acquistare questi presidi, quelli che mi danno li prendono in prestito dall’ospedale di Brindisi o di Francavilla, ma non possono effettuare un ordine per la quantità di cui ha bisogno mio fratello e cioè 300 ogni due mesi. Al momento sono coperto fino a domenica, venerdì tornerò in farmacia nella speranza di trovare un pacco da 30 ma non possiamo andare avanti in questo modo. Io non so più come fare, ieri, in un momento di esasperazione, ho anche chiamato i carabinieri che, giustamente, non hanno potuto fare nulla per aiutarmi”. 

Il 45enne viene portato regolarmente in un centro riabilitativo in Emilia Romagna: “A Montecatone hanno salvato mio fratello restituendogli la possibilità di vivere dignitosamente, ma per farlo ha bisogno di presidi e dispositivi adatti alla sua patologia che qui a Brindisi non possono garantire”.  Marco racconta di una sedia a rotelle ultraleggera negata che ha acquistato a sue spese, 3800 euro, e di un kit di motorizzazione universale per carrozzina anche questo negato. 

“A Montecatone gli prescrissero la sedia a rotelle ultraleggera e pieghevole con caratteristiche adatte alle sue condizioni ma abbiamo dovuto acquistarla, qui non era possibile averla.  Successivamente si è reso necessario rendere questa carrozzina elettrica, abbiamo fatto richiesta di un kit di motorizzazione universale ma ci è stato negato: perché abbiamo già un letto a movimentazione elettrica. Se restituisco il letto mi danno la carrozzina, ma a lui servono entrambi. Il letto, inoltre, si è rotto e non possono mandare nessuno per sistemarlo perché l’appalto con la ditta che aveva la manutenzione è scaduto”. 

E ancora: “Abbiamo chiesto il materassino antidecubito per carrozzina ma non ce lo hanno dato, e ho dovuto acquistarlo, altri 150 euro. Ma il motorino elettrico universale costa 5800 euro, non possiamo comprarlo. Se vivessi in Emilia Romagna ma credo in qualunque altra regione d’Italia non avrei questo genere di problemi e difficoltà”. 

“Tornando ai cateteri vescicali la fornitura prevede tre tipi di presidi: dovrebbero darmene 300 di ognuno perché si sostituiscono tutti insieme ma di alcuni me ne forniscono solo 60, gli altri li compriamo, secondo loro dovrei riciclarli ma questo provocherebbe infezioni”. 

Disservizi che creano forti disagi a una famiglia già provata dalla malattia ma che provocano anche tanta rabbia “Se la Asl non ha i soldi per fornire queste cose, e non siamo gli unici a cui viene risposto in questo modo, chi è che si deve occupare di chi ha bisogno? A chi deve rivolgersi un invalido?”.

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ausili salvavita negati a paraplegico: "La Asl non ha i soldi per acquistare la quantità necessaria"

BrindisiReport è in caricamento