rotate-mobile
Attualità

Ennio Masiello, avvocato e poeta: amici ed estimatori lo ricordano

Un convegno di studi della Società di Storia patria dedicata allo scomparso penalista, che fu anche senatore, sindaco e difensore civico

BRINDISI - È stato dedicato all’avvocato Ennio Masiello il sessantesimo “Colloquio di studi e ricerca storica” organizzato dalla sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia e dalla History Digital Library. Patrocinato dal Comune di Brindisi, il colloquio, introdotto e coordinato dal professor Antonio Mario Caputo della Società di Storia Patria per la Puglia, si è tenuto venerdì sera presso la Sala Università di Palazzo Nervegna, davanti ad un numeroso pubblico.

In sala erano presenti figli e nipoti dell’avvocato Ennio Masiello, scomparso nell’ottobre del 2018. A ricordare l’avvocato, il professore Ettore Catalano, dell’Università del Salento, il presidente dell’Ordine forense di Brindisi, avvocato Carlo Panzuti, Giovanni Brigante, già consigliere regionale, e il professore Giacomo Carito, presidente della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia.

Il tavolo dell'incontro-4

Il professore Antonio Mario Caputo ha aperto il convegno ricordando gli interessi comuni che lo legavano all’avvocato Masiello: l’amore per la città di Brindisi e la passione per il dialetto brindisino, e il loro primo incontro quando, quattordicenne, conobbe nello studio legale di suo padre, avvocato Giovanni, l’allora trentenne Ennio Masiello e un altro giovane avvocato, Elio Francavilla.

Caputo ha quindi ricordato come Ennio Masiello fu testimone del suo percorso scolastico e che la loro amicizia si rinsaldò agli inizi degli anni Settanta, quando l’avvocato presentò un libro di versi dialettali del poeta locale Alfredo Galasso nel circolo cittadino. “Personalmente ho presentato in pubbliche riunioni culturali tutti i libri che Ennio ha scritto, proprio tutti”, afferma Caputo.

“Di Ennio ho imparato ed apprezzato il suo impegno politico e sociale. Egli si spendeva con grande zelo a favore delle istituzioni, a favore del territorio, a favore delle comunità, spesso a favore del singolo cittadino. Quando è stato difensore civico della città di Brindisi amava dire: ‘Essere un mediatore tra i cittadini e l’amministrazione, tentando di sciogliere nodi burocratici, per me è stata l’esperienza più bella e più gratificante’ ”.

Caputo ha poi evidenziato come Masiello fosse orgoglioso di appartenere alla classe forense, di essere avvocato. E sull’amore di Masiello per il dialetto brindisino afferma: “L’amore che Ennio ha nutrito per il dialetto brindisino era parte integrante dell’amore sviscerato che aveva per Brindisi, un amore irrazionale, perché uno dei suoi sogni era quello di vedere la nostra città non più caratterizzata da un individualismo acceso. E quando fece il senatore, il sindaco e poi il difensore civico, visse quei mandati con puro spirito di servizio”.

Il professore Caputo ha quindi concluso la sua introduzione affermando che: “Quali maggiori rappresentanti in Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, il professor Giacomo Carito e io abbiamo firmato ed inoltrato l’istanza diretta al signor sindaco, ingegner Riccardo Rossi, e alla commissione toponomastica, perché in deroga alle vigenti disposizioni, una strada, una via, una piazza, sia intitolata in questo modo: Ennio Masiello: avvocato”.

Un momento della serata-10

A parlare dell’impegno di Masiello come poeta, studioso e storico del dialetto brindisino è stato Ettore Catalano, professore emerito dell’Università del Salento. Il professore si è soffermato su alcuni libri di ricerca di Ennio Masiello: “Proverbi e modi di dire del dialetto brindisino”, “Il dizionario del dialetto brindisino”, “Parliamo di parole” e “Antologia critica della poesia dialettale brindisina”.

Catalano ricorda quindi  la raccolta “Cose nostre”, dedicata alla stessa professione forense di Masiello, evidenziando di seguito gli aspetti critico letterari della poesia dialettale dell’avvocato e concludendo il suo intervento ricordando la raccolta più celebre di Masiello, “Lu cardillu cicatu”.

“Ennio rappresenta in sé, nella sua poesia, una ideale antologia della poesia dialettale brindisina in cui convergono la ricerca dei canti popolari di Edoardo Pedio, la causticità di papa Ustinu Chimienti, la passione per la poesia popolare di Giovanni Guarino e di Antonio Ungaro, fino al carattere sanguigno, ai sentimenti semplici e profondi di Franco Libardo, alla padronanza metrica di Gino Carrozzo e alle straordinarie invenzioni di Pino Indini”, evidenzia in conclusione di intervento il professor Catalano.

Giancarlo Cafiero-5-3

La serata dedicata ad Ennio Masiello è proseguita con l’interpretazione da parte di Giancarlo Cafiero di due note poesie scritte dall’avvocato: “Lu Uardastelli” e “Piccatu ca…”.  La personalità di Ennio Masiello dal punto di vista giuridico, il suo essere avvocato, è stata presentata invece dall’avvocato Carlo Panzuti, presidente dell’Ordine Forense di Brindisi, che ha definito Masiello “avvocato uomo”, nel senso che ha interpretato la professione a 360 gradi.

“Noi siamo l’unica professione che nella legge professionale prevede che ogni comportamento della vita sia soggetto a disciplina, quindi non solo durante la professione, ma anche nei rapporti sociali”, afferma l’avvocato Panzuti. “Quindi, se noi ci comportiamo male nella società, ne rispondiamo davanti al nostro organo disciplinare. Siamo l’unica professione che espressamente prevede questo. E quindi la definizione ‘avvocato uomo’ è molto importante, perché l’avvocato racchiude anche l’uomo”.

“Ennio direi che è il massimo esempio da questo punto di vista, perché ha preso spunto dalla professione, ma ha preso spunto pure dalla vita, nella professione. E quindi ha unificato, diciamo, questi due aspetti”, afferma l’avvocato Panzuti.  Giovanni Brigante, già consigliere regionale e cugino di Ennio Masiello, ha ricordato l’attività politica dell’avvocato, “vissuta sempre come un completamento e non come mestiere”.

L'intervento di Mauro Masiello-3

“La politica non deve essere un mestiere, ma ambito nel quale riservare il proprio sapere, le proprie energie, per un progetto collettivo che è il bene della tua città, del tuo paese, questo egli mi riferiva”, ricorda Brigante. “Ennio amava Brindisi e mi ha insegnato ad amarla, coltivando il dialetto e la tradizione della città, adoperandosi perché il suo patrimonio culturale, paesaggistico e monumentale non andassero dispersi. Un altro insegnamento che a lui devo consiste nell’idea di tolleranza e rispetto per gli avversari”.

Brigante ripercorre quindi l’attività di Masiello come rappresentante istituzionale, l’elezione a consigliere comunale, poi quella a sindaco di Brindisi: “Fu un anno caratterizzato da interlocuzioni nuove per il mondo del volontariato”, ricorda Brigante. “Aprì con l’associazionismo, con i cittadini di Brindisi che in lui vedevano non solo il sindaco ma un profondo conoscitore dei vizi e delle virtù dei brindisini. Un interprete acuto dei loro bisogni e delle loro speranze di riscatto”.

Brigante prosegue evidenziando di seguito il programma di governo di Masiello, che vedeva al primo posto la ristrutturazione dei monumenti cittadini e la manutenzione di strade e di edifici pubblici, ed ha concluso il suo intervento parlando dell’elezione al Senato di Masiello e del suo ultimo impegno istituzionale, quello di difensore civico.

La testimonianza dei nipoti di Ennio Masiello-2

Dopo l’intervento di Giovanni Brigante, i nipoti di Masiello, Valeria e Davide, hanno portato il loro ricordo personale. Per Valeria, Masiello è stato il nonno con cui ha condiviso la vita quotidiana, con cui guardava i cartoni animati, il nonno che le ha trasmesso l’amore per lo studio e il latino: “Mio nonno è stato un amico con la a maiuscola, un consigliere e un nonno come pochi”, afferma.  

Davide ha ricordato che dopo la morte del nonno ha letto tantissimi commenti postati su internet: “Molte persone lo ammiravano e gli volevano bene. Ho letto anche gli articoli sui quotidiani e tutto ciò mi ha aiutato ancora di più a capire chi è stato mio nonno per Brindisi”. Un ricordo personale è stato portato anche da uno dei figli di Ennio Masiello, avvocato Mauro, che ha ricordato il modo in cui il padre aiutava quei clienti che si trovavano in particolari situazioni di disagio economico. 

Le conclusioni di Giacomo Carito-4

Infine, la serata dedicata all’avvocato Ennio Masiello è terminata con le conclusioni del professore Giacomo Carito, presidente della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, che ha ricordato come abbia conosciuto Ennio Masiello attraverso suo padre. “Ennio ci manca, ci mancherà ancora di più perché la città non è diventata migliore come lui sperava che fosse. E quindi una voce critica come quella sua probabilmente è la cosa che ancora di più ci mancherà e ci mancherà sempre di più nei prossimi anni”, conclude Carito.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ennio Masiello, avvocato e poeta: amici ed estimatori lo ricordano

BrindisiReport è in caricamento