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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Integrazione scolastica: "Si riattivino i laboratori estivi dello scorso anno"

La lettera della mamma di un bambino diversamente abile: "L'unico servizio che ci è stato offerto è quello di un centro estivo in un contesto chiuso"

BRINDII - “Si riattivino i bellissimi laboratori estivi a cui i nostri figli avevano già preso parte la scorsa estate”. La signora Emanuela Manderino, madre di un bambino disabile, a nome di altri genitori di ragazzi diversamente abili, torna a sollevare la questione della mancata attivazione di laboratori estivi nell’ambito del servizio di integrazione scolastica, già posta a fine giugno. Lo fa attraverso una nuova lettera aperta indirizzata all’amministrazione comunale di Brindisi, in cui esprime insoddisfazione per come stanno andando le cose. “E’ la seconda volta che scrivo - si legge nella lettera a firna di Emanuela Manderino - a nome di decine e decine di genitori di bambini disabili. A giugno ci era stato promesso che sarebbero stati attivati i bellissimi laboratori estivi dello scorso anno, gestiti e attentamente pianificati e programmati da Socioculturale, azienda leader nel settore dell’integrazione scolastica e molto attenta ai bisogni e alle esigenze dei nostri bambini”.

“Nonostante le promesse e le rassicurazioni circa l’attivazione di questi laboratori – si legge ancora nella lettera - l’unico servizio che ci è stato offerto è quello di un centro estivo, organizzato in un contesto chiuso e privo di figure specializzate che sappiano occuparsi, in maniera adeguata e professionale, dei nostri bambini. Dopo un intero anno trascorso tra le quattro mura del contesto scolastico, possiamo mandare i nostri figli in un centro estivo completamente al chiuso, dove si annoierebbero terribilmente?”. “I nostri bambini  - prosegue la signora Manderino - hanno bisogno di mare o piscina e di spazi all’aperto, non di quattro mura dove depositarli come se fossero una nullità e un peso di cui liberarsi, nè tantomeno di passeggiate finalizzate alla conoscenza della città, perchè non sono dei turisti. Mio figlio, peraltro, ha problemi di deambulazione e avrebbe difficoltà serie a percorrere lunghi tragitti”. 

Nella lettera viene denunciato anche il “declino che sta subendo il servizio d’integrazione scolastica”. “E’ dal 2018 che, grazie all’avvocato Nocco e alla dottoressa Galiano – si legge nella missiva - assistiamo ad un miglioramento progressivo del servizio. E adesso invece cosa succede? Succede che ci sono dei tagli sulle ore che gli educatori hanno sul singolo utente; che gli educatori rischiano di seguire 3/ 4 utenti contemporaneamente, sottraendo ore ad ogni singolo bambino; che la domanda di accesso al servizio non è più gestito dalla Socioculturale bensì da perfetti sconosciuti e che come al solito vengono violati i diritti delle categorie più fragili, solo ed esclusivamente per una stupida questione di budget economico”.

“Speriamo vivamente  - conclude la signora Manderino - che si ponga subito rimedio a questa situazione squallida e vergognosa che priva i nostri figli, già nati sfortunati, dei loro diritti fondamentali e che viola quelli che sono i principi veri dell’integrazione scolastica e sociale. Al danno e alla sofferenza si unisce anche la beffa e sinceramente siamo molto stanchi di subire torti e ingiustizie!”. 
 

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