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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Papilloma, Sla e bronchiolite: Regione spinge per prevenzione e diagnosi precoce

Il consiglio regionale ha approvato all'unanimità due deliberazioni d’urgenza che prevedono ricorso a test genetici e aumento della copertura vaccinale

Azioni più incisive per la prevenzione di Papilloma virus (Hpv) e bronchiolite (Vrs) nei neonati e per una diagnosi con maggiore precocità della Sla. SI sviluppano su queste direttrici due proposte di deliberazioni d’urgenza che oggi sono state approvate all’unanimità dal consiglio regionale. 

Diagnosi della Sla

Il provvedimento sulla Sla è stato proposto da Fabiano Amati, Sergio Clemente, Sebastiano Leo, Ruggiero Mennea, Saverio Tammacco e Mauro Vizzino. La delibera chiede alla competente commissione referente di esprimersi entro 30 giorni sulle misure obbligatorie per la precisazione della diagnosi attraverso test genetici e istituzione del registro delle malattie neurodegenerative. 

La proposta di legge prevede d'istituire l'obbligo della prescrizione di test genetico, salvo espressa rinuncia della persona interessata o di chi ne abbia la facoltà legale, per individuare eventuali mutazioni dei geni Sodi, Pus, C90RFeTDP43, ovvero di ulteriori geni individuati nel corso degli anni successivi e sulla base di nuove e ulteriori innovazioni scientifiche e tecnologiche.

Prevista inoltre la consulenza genetica Sla (Cgsla), ai fine di diagnosticare con maggiore precocità e tempestività le forme genetiche di Sclerosi laterale amiotrofica. La Cgsla sarà assicurata a tutte le persone affette e a quelle con rischio di predisposizione accertata su base familiare, allo scopo di programmare eventuali iniziative di sorveglianza diagnostica, nel rispetto delie linee guida nazionali e internazionali. In termini transitori, la proposta di legge prescrive il test genetico a tutti i pazienti con diagnosi già acclarata alla data dell'entrata in vigore della legge e per i quali non è stata disposta l'indagine genetica.

Prevenzione papilloma e bronchiolite

Il consigliere regionale Amati è firmatario anche della richiesta di deliberazione d’urgenza per l'aumento della copertura della vaccinazione anti Papilloma virus umano (Hpv) e la prevenzione delle infezioni da virus respiratorio sinciziale nel neonato (Vrs - bronchiolite)". La proposta di legge riguarda misure per conseguire l'aumento della copertura della vaccinazione anti Papilloma virus umano (Hpv) e la prevenzione delle infezioni da Virus respiratorio sinciziale nel neonato (Vrs - bronchiolite). Nello specifico, si tratta di una strategia per rendere la rete informativa a magie strettissime, così da ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza.

Al fine di rendere capillare il dovere d'informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull'utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano, così da debellare le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose, nell'esclusivo interesse dei giovani pugliesi a una vita di relazione quanto più libera e affidabile, l'iscrizione ai percorsi d'istruzione previsti nella fascia d'età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l'avvenuta vaccinazione anti-Hpv, ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle Asl di riferimento, attestante la somministrazione, l'avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino. 

Per ciò che attiene la strategia di prevenzione delle malattie da Vrs – bronchiolite, al fine di rendere disponibile un'efficace strategia di prevenzione delle malattie causate dal virus respiratorio sinciziale (Vrs) nei bambini, è autorizzata la somministrazione degli anticorpi monoclonali umani approvati dalle autorità regolatorie. La somministrazione è effettuata in ambito ospedaliero, prima delle dimissioni dal reparto di maternità, per tutti i bambini nati nel periodo epidemico ottobre-marzo; a cura dei servizi territoriali, possibilmente nel mese di ottobre e comunque prima della conclusione del periodo epidemico, per i bambini nati nel periodo aprile-settembre.

Le modalità di somministrazione, i dosaggi e la periodicità, sono quelli stabiliti dai documenti approvati dalle autorità di regolazione e dalle linee guida più aggiornate.

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