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Ringraziamenti per il gruppo "Stuccati a casa": le sarte dal cuore d'oro

Anche se la pandemia è ancora in corso, arriva il momento dei ringraziamenti a chi da oltre un mese ormai sta lavorando ininterrottamente per aiutare chi ha bisogno

SAN PIETRO VERNOTICO – Anche se la pandemia è ancora in corso, arriva il momento dei ringraziamenti a chi da oltre un mese ormai sta lavorando ininterrottamente per aiutare chi ha bisogno. Tra le varie associazioni, imprenditori e privati cittadini che si stanno occupando di reperire generi alimentari per i bisognosi, c’è chi sta pensando a proteggere la salute di tutti. Abbienti e meno abbienti. Come il gruppo “Stuccati a casa” composto da sarte e semplici cittadini che sta producendo mascherine in Tnt (tessuto non tessuto) e stoffa per tutti: da medici ad anziani. Le mascherine del gruppo sono state donate a diversi enti e associazioni del Brindisino e del Leccese. Sono finite in alcuni reparti ospedalieri e in uffici e municipi. È a questo gruppo con l’augurio di non mollare e continuare a fornire questo contributo così importante che va lo speciale ringraziamento delle associazioni di Protezione civile di San Pietro Vernotico e Cellino San Marco.

“Quando la pandemia incontra la solidarietà nascono i gruppi di aiuto. Tante donne e uomini impegnati in una sola attività. Aiutare. Con queste poche righe oggi abbiamo voluto dimostrare il nostro più grande e sincero grazie a tutte queste persone. Che sia  un anonimo che dona la spesa o che sia il fornaio che lascia il pane da donare, che sia il macellaio o il barista. Che si chiami Arianna che trasforma la sua merce in mascherine e i palloncini in elastici, che si chiami Fulvia e trasforma la sua casa in un centro di smistamento mascherine: Grazie”.

“Persone che hanno deciso di trasformarsi in una sola grande famiglia  ribattezzata “Li Stuccati a casa” e che a oggi hanno cucito migliaia di mascherine per ospedali, uffici, tribunali, forze dell’ordine, Protezione civile e cittadini. Che non hanno guardato paese, provincia, giorno, ora, tempo e costi. A tutte voi grandi donne che avete trasformato il disagio in aiuto concreto va il nostro più sentito grazie. I presidenti e i soci tutti della Potezione civile di San Pietro Vernotico  e “Un cuore per tutti” di Cellino San Marco”.

Il gruppo "Stuccati a casa"

E anche per il gruppo “Stuccati a casa” è arrivato il momento dei ringraziamenti. Specie nei confronti di chi avendo perso il lavoro si è dedicato anima e corpo all’iniziativa trasformando il nuovo tempo a disposizione in aiuto per il prossimo.

“Il gruppo “Stuccati a casa” nasce su Whatsapp con lo scopo di scambiare quattro chiacchiere tra amiche (Annalise, Stefania, Daniela, Manuela, Carmen e poche altre) sul tema del coronavirus  cambiando più volte il nome del gruppo: da “sostenitori Italia” (perché lo scopo in partenza era di sostenere la nostra nazione, promuovere il nostro territorio, informarsi…) ad “ansia.it” fino a “Stuccati a casa”. I primi di marzo, con il primo decreto, parte la proposta di alcune componenti che hanno dimestichezza con il cucito, di reperire materiale per confezionare qualche mascherina per la propria famiglia e per qualche conoscente esposto in prima linea nella lotta contro il maledetto virus”.

“Nel giro di pochi giorni la proposta si è trasformata in una vera e propria catena di produzione gratuita di mascherine, grazie anche alla generosità di titolari di mercerie del paese e di persone disposte a finanziare l’acquisto del materiale occorrente”.

“Un tam tam che entusiasma chi non vede l’ora di trasformare questa quarantena in opportunità per rendersi utile per chi combatte in prima linea, un tam tam che vede oggi coinvolte più di trenta sartine dalle mani d’oro distribuite in quattro paesi: San Pietro Vernotico ha fatto da pilota seguito poi da Torchiarolo,  San Donaci, San Vito dei Normanni. Complice la tecnologia che, mai come ora, unisce creando una vera e propria catena di lavoro artigianale in Smart working”.

“Tutorial cercati sul web vengono sostituiti da tutorial perfezionati e corredati di consigli e condivisioni di problematiche, realizzati dalle stesse sartine e fatti girare via whatsapp”

“Il gruppo di San Pietro Vernotico inizialmente costituisce un gruppo di coordinamento dove più figure hanno mansioni diverse: Mario fa da corriere tra le sartine seguendo la lista redatta da Graziana, la moglie, che la sera tardi raccoglie le richieste di materiale delle addette ai lavori; ritira le mascherine confezionate il giorno prima e le consegna alla signora Fulvia che provvede alla sanificazione, imbustamento ad una ad una e, compito più importante, riceve insieme ad altri componenti del coordinamento le richieste di chi ne ha bisogno organizzando il materiale in partenza per reparti ospedalieri del Perrino di Brindi, del Vito Fazzi di Lecce, del Ninetto Melli di S. Pietro Vernotico, della Protezione civile di San Pietro,  Squinzano, Polizia e Vigili urbani di Brindisi, S. Pietro, farmacie, operatori di supermercati della zona, operatori di case di cura. C’è anche Fabrizio, il corriere per San Vito”.

“I primi nuclei di sarte dei paesi limitrofi erano collegati a San Pietro, ma poi ben presto la famiglia si è allargata in ogni singolo paese creando ciascuno di essi un nuovo nucleo autonomo ma coordinato con quello pilota. Una grande famiglia insomma”. Che al momento non ha intenzione di fermarsi. 

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