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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Sanità e liste d'attesa: l'odissea di una famiglia del Brindisino per i controlli

Tre membri hanno, da anni, problemi molto gravi, ma le tempistiche non aiutano: "Io, invalido al 100 per cento, non riesco a prenotare, è tutto pieno"

ERCHIE - Sul muro è appeso un calendario, con vari appunti giornalieri scritti a penna. Sopra, ci sono vari post-it. Servono a ricordare ai membri della famiglia appuntamenti importanti: diverse visite sanitarie di controllo. Ci sono quelli della mamma e del papà, ma mancano quelli di un figlio, invalido al 100 per cento (categoria C01) e che ha avuto problemi cardiaci. Lui dovrebbe effettuare visite cardiologiche, dallo pneumologo e anche dal diabetologo. Ma, racconta, da giugno scorso non riesce a prenotarle tramite Cup (centro unico prenotazioni) dell'Asl di Brindisi. Telefona, ma i posti non ci sono. "La mia situazione sanitaria è critica, conosco il problema delle liste d'attesa infinite, ma noi non possiamo rivolgerci alla sanità privata".

L'uomo - che vive a Erchie come il resto della famiglia - ha deciso di raccontare la sua situazione e renderla pubblica. Nei limiti del possibile: per ovvie ragioni di riservatezza non vengono divulgati i nomi dei protagonisti di questa storia. E anche per un altro motivo: la questione dei tempi della sanità pubblica non è certo una novità, purtroppo. Al Sud si fa sentire maggiormente e da tempo, ma anche al Nord la piega non è delle migliori. Ma anche se la questione è nota e dibattuta, questa famiglia ha deciso di raccontare la propria esperienza, nella quale si possono riconoscere diversi altri nuclei famigliari: la prenotazione, l'attesa snervante per una visita. E poi, visti i tempi, chi se lo può permettere sceglie la sanità privata, per abbattere le tempistiche.

La mamma ha 71 anni ed è stata colpita da un brutto male: è malata oncologica. A gennaio 2024 sono state prenotate e previste due visite: una elettromiografia e una visita neurologica. Il padre ha 72 anni e accusa da tempo problemi respiratori. La visita dallo pneumologo è stata prenotata per aprile 2024, mentre per quanto riguarda una ecografia, se ne parla fra un anno. Tempi lunghi della sanità pubblica, appunto. Per quanto riguarda il figlio, che ha 48 anni, la situazione è diversa. Come detto, ha un passato sanitario tribolato (per usare un eufemismo). Spiega: "E' da giugno scorso che provo a prenotare diversi controlli (quelli elencati sopra, ndr). Non posso ricorrere alla sanità privata, come suggeriscono molti. Però ho bisogno di aiuto, stiamo parlando della mia salute! Per questo ho deciso di rendere pubblica la nostra storia". Perché quando si parla di liste d'attesa lunghe, non si parla di numeri. Ma di vite e di storie.

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