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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Vertenza Basell, tanti lavoratori a rischio licenziamento: i sindacati incontrano il prefetto

Continua a preoccupare la situazione che interessa uno dei due stabilimenti dell'indotto brindisino. Le sigle chiedono a Michela La Iacona di intercedere con il Governo italiano per la convocazione di specifici tavoli interministeriali

BRINDISI - Questa mattina (24 ottobre) si è svolto lo sciopero dei lavoratori Basell, giornalieri e turnisti (mattina-pomeriggio-notte), proclamato da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Brindisi. La protesta ha determinato la fermata delle produzioni dell’intero stabilimento. 

La manifestazione si è tenuta con un presidio in Piazza Santa Teresa e per mezzo di un incontro con il prefetto di Brindisi, Michela La Iacona.

Nel corso di quest'ultimo, i segretari Antonio Frattini (Filctem Cgil), Marcello De Marco (Femca Cisl)  e Carlo Perrucci (Uiltec Uil), assistiti dalla rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dello stabilimento, hanno ringraziato il prefetto per la grande attenzione istituzionale mostrata nel seguire le pesanti e complicate vertenze occupazionali e di transizione industriale del territorio. Ma soprattutto, i sindacalisti hanno ripercorso le principali tappe della vertenza Basell, che consiste nella fermata di uno dei due impianti produttivi dello stabilimento e quindi nell’annunciato licenziamento di 47 lavoratori. Forti incertezze che si ripercuotono su tutti i 135 lavoratori diretti (150 totali) dell’indotto Basell. 

Sit in di protesta

Con l'occasione, i sindacati hanno riportato anche la pesante situazione di un'altra azienda chimica-farmaceutica del territorio, la Euroapi, per la quale sarebbe stata resa nota la previsione di un rallentamento del fatturato nel 2023 con il dimezzamento dei ricavi netti previsti. Con questo scenario - secondo quanto sostengono le sigle - il Consiglio d'amministrazione dell'azienda avrebbe avviato una “revisione strategica” (prendendo tempo fino a fine febbraio 2024 per concretizzarla) e avrebbe deciso, pur confermando gli investimenti previsti, di sospendere gli obiettivi a medio termine 2023-2026. 

A conclusione dell’incontro, la richiesta delle sigle al prefetto è stata quella di intercedere nei confronti del Governo italiano per riportare la pesantissima situazione descritta e una convocazione dei tavoli interministeriali utile a gestire la complessa fase di reindustrializzazione che Brindisi si appresta a subire.  

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