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Monitoraggio degli habitat, rilievi Rov nella zona speciale di conservazione bosco Tramazzone

Le operazioni vengono eseguite nell'ambito del finanziamento regionale di oltre 125.000 euro ottenuto dall'amministrazione comunale

SAN PIETRO VERNOTICO - Rilievi Rov da parte della Stazione zoologica Anton Dohrn e del Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del Mare, nello specchio acqueo interessato dalla presenza della Zsc Bosco Tramazzone, in corrispondenza del territorio di competenza del Comune di San Pietro Vernotico.  Le operazioni vengono eseguite nell'ambito del finanziamento regionale di oltre 125.000 euro ottenuto dall'amministrazione comunale, grazie alla fondamentale collaborazione con il Gal Terra dei Messapi, per il monitoraggio degli habitat e delle specie presenti, allo scopo di acquisire informazioni in merito alla presenza, distribuzione e stato di salute.

Con il presente intervento viene attuato un piano di monitoraggio sugli habitat prioritari ricadenti nelle acque antistanti la Rnor Bosco di Cerano e facenti parte, in tutto o in parte, della Zsc IT9140001, identificati con codice 1120* (Praterie a Posidonia oceanica) e 1170 (Scogliere).

Tramazzone

Si sta effettuando, inoltre, un monitoraggio dei siti di nidificazione di Caretta caretta; nell'estate scorsa è stata dedicata una mattinata di sensibilizzazione sulle nidificazioni delle tartarughe e  sull'importanza di tutelare la specie, evento tenutosi sulla spiaggia di Campo di Mare. Il progetto nel suo complesso rappresenta un’occasione per valutare lo stato di salute degli habitat marini ricadenti nella Zsc Bosco Tramazzone, frequentata per attività di pesca professionale, ma anche sportiva e, come segnalato dalle comunità locali, sfruttata per attività di pesca di frodo.

L'intervento consentirà di valutare l’incidenza delle attività antropiche, e sviluppare, con un approccio partecipativo, e coerente con i protocolli di monitoraggio della strategia marina, approcci e strumenti per supportare le misure di conservazione e le politiche gestionali in grado di garantire uno sviluppo sostenibile delle comunità locali.

Il set di informazioni acquisite con l'implementazione del presente progetto costituisce il primo tassello, imprescindibile, che permetterà di avviare azioni concrete di governance per un uso sostenibile della risorsa ambientale e per la conservazione degli habitat tutelati, quali: eventuali proposte di rimodulazione del perimetro della Zsc, in considerazione della reale distribuzione degli habitat marini; proposte di istituzione di un’Oasi Blu come definita nella L.R. 43/2017 Art. 8 "tutela delle risorse marine e delle acque interne e pianificazione territoriale" lettera d) è uno “ strumento di gestione che consiste nella temporanea acquisizione (consegna) da parte di un ente locale di un'area Sito di interesse comunitario (Sic) a mare e/o dell’eventuale area contermine alla stessa, all'interno delle quali si opera la zonazione e la regolamentazione delle attività (professionali, sportive e ricreative)". L’ipotesi dell’istituzione dell’Oasi Blu nasce dal basso, su istanza della marineria afferente a Torre San Gennaro, la quale ha manifestato la propria disponibilità ad autoregolamentarsi per garantire la sostenibilità delle proprie attività di pesca, e la conservazione di habitat e risorse ittiche.

"Voglio ringraziare tutte le professionalità che stanno collaborando attivamente alla realizzazione del progetto, il Gal Terra dei Messapi (sempre in prima linea nelle azioni di valorizzazione del territorio), la Dott.ssa  Luciana Muscogiuri, Biologa Marina esperta in materia, e il Consigliere Comunale Paola Sozzo, insieme alla quale stiamo portando avanti questo importante progetto e che in passato si è occupata fra l'altro  del progetto promosso sempre dal Gal Terra dei Messapi "la Rete nella Rete". Commenta l'assessore all'ambiente Gianluca Epifani.

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