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Cronaca

Ancora turbolenza per il vice sindaco, strappo nel gruppo Ds

Per i Democratici e socialisti, riserva sul nome: bocciato Errico, rinuncia Loiacono. In discussione l'assessore Greco ritenuta troppo vicina ai centristi. Nell'esecutivo arriva Tau per Direzione Italia e in Consiglio torna Laguercia. Manovre entro venerdì, giornata di lavori in Assise per la sessione Bilancio

BRINDISI – Turbolenza persistente nella Giunta della sindaca Carluccio alla vigilia della sessione di Bilancio in Consiglio comunale: se da un lato sembra raggiunto l’accordo con i Democratici e socialisti per l’inserimento del vice sindaco, dall’altro resta il veto dei centristi sul nome del notaio Michele Errico, per le dichiarazioni al veleno post dimissioni dall’incarico di consigliere politico della prima cittadina.

Vito Camassa-2Luciano Loiacono (Foto Gianni Di Campi)Su Errico, anche ex sindaco nonché presidente della Provincia, avevano puntato il neo amministratore unico della Multiservizi, Vito Camassa, e Raffaele Mauro (il quale non ha alcun incarico politico) tirando in ballo Michele Emiliano al quale quel nome sarebbe stato gradito. Ulteriore motivo di bocciatura dei centristi. Come avrebbero potuto avallare un simile ingresso dopo aver combattuto la battaglia elettorale contro il governatore? Sarebbe stato impossibile. E infatti così è stato. Anche perché, lo stesso Errico in una lettera rivolta ai componenti della maggioranza Carluccio ribadiva che “Brindisi non ha scelto i soldatini di Emiliano”.

Il gruppo è alla ricerca di un nome di spessore, dopo aver scartato l’ipotesi interna con Luciano Loiacono. Nelle ultime ore sarebbe arrivata la rinuncia dell’attuale capogruppo, proposto dal coordinatore cittadino Damiano Flores sul tavolo politico che, a questo punto, dovrebbe essere riconvocato, fermo restando che ai Ds andrà l’incarico di sindaco in seconda con una delega che dovrà essere pescata dal ventaglio di quelle detenute da Angela Carluccio dopo il terzo rimpasto. Si viaggia, quindi, in direzione della quarta versione della Giunta nell’arco di meno di un anno di governo con la cosiddetta Grande coalizione, rimasta in piedi dalla passata Amministrazione.

L'assessore Maria Greco-2Consiglia Tau-2Probabilmente il nuovo incontro si terrà in serata, salvo rinvio. Il motivo? Pare che gli stessi Democratici e socialisti, da ieri, siano alle prese con un nodo tutto interno da sciogliere e che attiene alla conferma o meno dell’assessore Maria Greco, titolare delle deleghe all’Organizzazione scolastica e ai Beni monumentali. Indiscrezioni che rimbalzano dal Palazzo riferiscono di uno strappo in essere già da qualche tempo, che sarebbe diventato difficilmente superabile poiché viene contestata l’eccessiva vicinanza dell’assessore Greco ai centristi e in modo particolare alla sindaca. Le distanze politiche tra le due donne, secondo questa versione, sarebbero ridotte praticamente a zero, circostanza che non piace al gruppo. Il punto interrogativo sulla permanenza resta: Greco potrebbe restare se e solo se dovesse arrivare la conferma diretta della sindaca. In questo caso, per i Ds resta da coprire anche questa casella che si aggiunge a quella del vice sindaco.

Non sembrano, invece, esserci ostacoli all’ingresso nell’esecutivo di Consilia Tau per Direzione Italia, già Cor, come assessore numero tre dopo Raffaele De Maria alle Attività produttive e Michele Di Donna alla Programmazione economica. Tau dovrebbe assumere la direzione politiche di materie complesse come i Servizi sociali, nelle mani della sindaca, in abbinamento con le Politiche abitative, materia di cui si è già occupata durante l’Amministrazione Mennitti. Lo scranno di Tau in Consiglio passa a Cosimo Laguercia, già assessore nella Giunta Carluccio, salvo poi passare il testimone al collega di lista De Maria nell’ambito di una staffetta interna.

Le manovre a quanto pare dovranno essere chiuse entro venerdì, giornata di lavori in Consiglio comunale per la sessione Bilancio: si torna in Aula il 21 aprile prossimo, con inizio alle 9, data stabilita dal presidente Pietro Guadalupi, sentita la conferenza dei capigruppo convocata lo scorso 7 aprile. All’ordine del giorno l’approvazione delle aliquote Tasi e Imu, più il piano Tari con le tariffe che per l’anno in corso saranno uguali a quelle del 2016. In discussione anche il Dup, il Documento unico di programmazione con bilancio di previsione. Le opposizioni annunciano battaglia politica

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