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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Brindisi-Europa solo andata/ Dal sole salentino alla “luz” di Huelva: l’Erasmus di Angelo

La chiamano "generazione Erasmus". Fanno riferimento ai 2 milioni di studenti partiti negli ultimi 25 anni nei 33 Paesi europei coinvolti, a uno dei programmi europei più attivi probabilmente, all'unica speranza di costruire quella coesione sociale necessaria per poter parlare in concreto di "cittadinanza europea", sicuramente

La chiamano “generazione Erasmus”. Fanno riferimento ai 2 milioni di studenti partiti negli ultimi 25 anni nei 33 Paesi europei coinvolti, a uno dei programmi europei più attivi probabilmente, all’unica speranza di costruire quella coesione sociale necessaria per poter parlare in concreto di “cittadinanza europea”, sicuramente. Si stima che nel 2013 in Italia siano partiti 268mila studenti (il 10% in più rispetto all’anno precedente), un dato che è destinato a crescere anche grazie al nuovo programma Erasmus+, con un investimento pari a 15 miliardi di euro e l’obiettivo di portare la mobilità internazionale al 20% entro il 2020.

L’enorme valore intrinseco di questo programma è riconosciuto sia dalle istituzioni che dagli stessi studenti, che vedono in esso un’importante occasione per compiere un’esperienza personale e di studio all’estero. E’ il caso di Angelo Carrozzo, studente di Giurisprudenza presso l’Università del Salento, partito nel settembre del 2013 verso Huelva, soleggiata città dell’Andalusia, per il suo anno da studente Erasmus.

“Ciò che mi ha spinto a partire è stata sicuramente la voglia di provare una nuova esperienza all'estero” , racconta. “Un’esperienza che avrebbe potuto farmi maturare e farmi vivere a contatto con persone di lingue e culture diverse. Mi piace conoscere le differenti tradizioni, i costumi e i diversi modi di vivere. Adoro viaggiare e la mia aspettativa più grande era quella di poter e voler vivere questo lungo viaggio in un Paese estero.”

Angelo Carrozzo-3Complici il clima mite, la cordialità e la simpatia della gente, Angelo non ha avvertito particolarmente il distacco dalla sua città natale, riuscendo anche a togliersi numerose soddisfazioni sia a livello accademico (a scapito delle infondate maldicenze sui facili successi degli studenti Erasmus): “Una matricula de honor nell'area del diritto penale e una pubblicazione all'interno dei manuali universitari per l'area di diritto civile riguardante l'ipoteca sugli immobili”, sia a livello personale. “Ho conosciuto dei ragazzi magnifici con cui sarò legato da quella ‘luz’ che caratterizza Huelva. Cittadina non molto grande, tra noi Erasmus tutti vivevamo piuttosto vicini, ci conoscevamo tutti, ci spostavamo senza particolari difficoltà ed eravamo a contatto 24 ore su 24” (Nella foto, Angelo Carrozzo).

Sicuramente, quando si dice che l’Erasmus cambia la vita, si fa sul serio, ed è ciò che conferma anche lo stesso Angelo.” Penso che l'Erasmus ti migliori, ti faccia vivere l'esperienza più bella e costruttiva. Proprio a livello personale. È strumento di crescita, maturità e responsabilità. Sicuramente influirà sui miei piani per il futuro. Mi laureerò ad aprile e sto svolgendo la tesi di laurea in diritto internazionale, materia che insieme al diritto penale mi ha sempre affascinato. Conto nel mio imminente futuro di specializzarmi in questo settore optando anche per alcuni master all'estero. Mi immagino altrove seppur io ami la mia città. Brindisi è la città in cui ho sempre vissuto, ho tanti ricordi e sensazioni positive. Ci sono molte cose che non vanno sia a livello politico direttivo che umano. Negli ultimi anni si vedono alcuni cambiamenti positivi però il percorso verso una vera e propria valorizzazione è lungo. Serve rispetto, sia dei cittadini verso gli organi direttivi che viceversa. Bisogna costruire una città per il cittadino.”

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