Controlli della Forestale nelle campagne: denunciato un bracconiere
Quando i forestali lo hanno raggiunto per eseguire un controllo a suo carico ha finto di svolgere lavori agricoli nel proprio terreno, invece aveva sparato a quattro esemplari di piccione selvatico (Columba livia), specie protetta ai sensi della normativa in materia venatoria e nel periodo di chiusura della stagione della caccia
BRINDISI – Quando i forestali lo hanno raggiunto per eseguire un controllo a suo carico ha finto di svolgere lavori agricoli nel proprio terreno, invece aveva sparato a quattro esemplari di piccione selvatico (Columba livia), specie protetta ai sensi della normativa in materia venatoria e nel periodo di chiusura della stagione della caccia. È così che un bracconiere, P.M. è stato denunciato per furto aggravato ai danni dello Stato e porto abusivo di armi e munizioni in luogo pubblico (non era in possesso di porto d’armi), reati per i quali sono previste pene detentive che vanno da 2 a 10 anni. Il fucile, le munizioni e la fauna protetta sono stati sottoposti a sequestro penale e saranno oggetto di confisca a seguito di eventuale condanna del bracconiere.
Il verificarsi di forme illegali di caccia anche dopo la chiusura della stagione venatoria ha portato il Comando Stazione Forestale di Brindisi a predisporre servizi mirati al fine di contrastare il dilagante fenomeno del bracconaggio. Il bracconiere finito nei guai è incappato in una operazione congiunta tra la Polizia Faunistica Provinciale e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato. È stato sorpreso nei pressi della riserva naturale di Torre Guaceto. Le prede abbattute le aveva occultate nella propria autovettura.
E’ opportuno evidenziare come il bracconaggio riduce o elimina le presenze animali, in particolare la fauna selvatica in via di estinzione, determinando un impoverimento generale del territorio e del suo patrimonio naturale. In considerazione della diffusione del bracconaggio, il Comando Stazione Forestale di Brindisi svolgerà ulteriori serrati controlli per la repressione di tale attività illecita.