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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Ceglie Messapica

Cadavere madre nascosto in cella frigo: no alla perizia psichiatrica, Inps parte civile

Il 56enne Angelo Bellanova sarà giudicato con rito abbreviato. Il suo legale aveva chiesto la verifica della capacità di intendere e di volere al momento del fatto

BRINDISI – Sarà giudicato con rito abbreviato Angelo Bellanova, il 56enne di Ceglie Messapica accusato di aver percepito indebitamente la pensione dell’anziana madre, l’82enne Maria Prudenzia Bellanova, dopo averne occultato il cadavere in un congelatore. 

La decisione è stata presa dal gup del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, a seguito dell’udienza preliminare che si è svolta stamattina (martedì 5 marzo). L’avvocato dell’imputato, Aldo Gianfreda, aveva presentato istanza di abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica per verificare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto e la capacità di stare in giudizio del suo assistito. In subordine, aveva chiesto l’abbreviato secco. Il giudice ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica, non ravvisandone le condizioni. La pubblica accusa, in udienza, è stata rappresentata dalla pm Sonia Nuzzo.

La salma congelata dell’anziana fu ritrovata il 22 novembre 2022, all’interno di una cella frigo a pozzetto ubicato nel deposito della villa in contrada Galante-Minsella-Nisi, nelle campagne di Ceglie Messapica, dove la pensionata risiedeva insieme all’unico figlio. Fu lo stesso Angelo Bellanova a indicare ai carabinieri il punto in cui aveva nascosto il corpo. 

Il 56enne, sottoposto a interrogatorio, dichiarò che la madre era deceduta per cause naturali alcuni giorni prima e confessò di aver occultato il cadavere poiché non voleva separarsi da lei, che lo aveva cresciuto da sola. L’autopsia e gli esami tossicologici effettuati dal medico legale Domenico Urso hanno poi confermato le cause naturali della morte, escludendo il ricorso alla violenza o l'utilizzo di veleni. 

Oltre al reato di occultamento di cadavere, l’uomo è accusato anche di non aver comunicato all’Inps la morte della madre, “conseguendo indebitamente quanto accreditato dall’ente sul libretto (intestato alla madre), ovvero contributi pubblici (per le mensilità marzo 2022 – novembre 2022) per un importo pari a 1.112 euro". 

L’Inps, rappresentata da un avvocato del foro di Bari, si è costituita parte civile. L’udienza è prevista per il prossimo 11 giugno. 

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