Case occupate, sgomberi a catena
BRINDISI – Non siamo più ai livelli di alcuni anni addietro, quando l’occupazione abusiva di immobili comunali o dello Iacp a Brindisi era un fenomeno di massa, ma l’incidenza di questi casi non è affatto trascurabile. Lo fa sapere il comando della polizia municipale, che nel solo mese di gennaio ha effettuato 15 sgomberi coatti di alloggi in cui si erano sistemati, a volte, anche più nuclei familiari ma assolutamente privi di titolo.
BRINDISI – Non siamo più ai livelli di alcuni anni addietro, quando l’occupazione abusiva di immobili comunali o dello Iacp a Brindisi era un fenomeno di massa, ma l’incidenza di questi casi non è affatto trascurabile. Lo fa sapere il comando della polizia municipale, che nel solo mese di gennaio ha effettuato 15 sgomberi coatti di alloggi in cui si erano sistemati, a volte, anche più nuclei familiari ma assolutamente privi di titolo.
“Il fenomeno delle occupazioni abusive di appartamenti ed immobili , certamente non raro e non nuovo in città specie nei quartieri Sant’Elia , Sant’ Angelo e Commenda , è però, se pur in diminuzione , attentamente monitorato dalla amministrazione comunale di Brindisi” attraverso i vigili urbani e la ripartizione al patrimonio, sottolinea infatti lo stesso comando della polizia municipale.
Perciò, “a seguito di numerose segnalazioni e sopralluoghi degli ultimi mesi”, ma anche di sopralluoghi d’iniziativa “effettuati dagli stessi agenti della polizia municipale in occasione dei cambi di residenza , sono in fase di esecuzione numerosi sgomberi di alloggi di pubblica proprietà occupati abusivamente da famiglie senza titolo, e per i quali sono state prodotte le relative notizie di reato per occupazione abusiva di immobile pubblico” .
Le denunce seguono alle identificazioni degli occupanti abusivi, e dal canto suo la magistratura competente sta inviando numerosi decreti di esecuzione dei sequestri preventivi con il contestuale sgombero dell’immobile, “ molto spesso occupato da più nuclei familiari”. Le operazioni, complesse , che richiedono la partecipazione anche di altri settori dell’amministrazione comunale come i Servizi Sociali ed i Lavori pubblici , “stanno solo nell’ultimo mese di gennaio , impegnando quasi quotidianamente una specifica aliquota di vigili urbani” proprio per le esecuzioni di questi provvedimenti.