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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Cgil: "Rianimazione senza infermieri"

BRINDISI - Lettera aperta della Cgil ai vertici di Asl e ospedale Perrino sulla carenza di personale nel reparto di Rianimazione.

BRINDISI - Il segretario generale della funzione pubblica Cgil, Antonio Macchia e il delegato Rsu Cgil, Cosimo Stella si rivolgono attraverso una lettera alla direzione generale e al direttore sanitario della Asl di Brindisi, al direttore sanitario del presidio ospedaliero “Perrino”, al responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, al responsabile dello Stato di Avanzamento dei Lavori e a tutti gli organi di stampa, per denunciare la mancata attenzione nei confronti delle criticità presenti all’interno dell’Unità Operativa di rianimazione, dal sindacato più volte evidenziate.

Gli standard operativi previsti per le terapie intensive prevedono che sia necessario garantire la presenza di quattro unità infermieristiche a turno per ogni modulo di otto posti letto. Di fatto, invece, n ogni modulo sono presenti, nella migliore delle ipotesi, solo tre infermieri, e talvolta purtroppo solo due e un numero di pazienti eccedente gli otto posti disponibili. Inoltre, spesso, capita che una delle unità infermieristiche, “ disertando” l’assistenza diretta ai pazienti ricoverati in rianimazione, si faccia carico dei pazienti di tutti i reparti e soprattutto del Pronto soccorso, nei frequenti casi di emergenza rianimatoria, oltre a garantire eventuali altri interventi di urgenza. Questa situazione crea un aggravio delle responsabilità sui già pochi infermieri che ogni giorno si impegnano per garantire e salvaguardare la salute dei pazienti ricoverati.

Essendo i vertici aziendali, nonché la stessa Direzione Sanitaria dell’Ospedale “Perrino”, a conoscenza delle criticità sopra evidenziate, la Funzione pubblica Cgil chiede che ogni soggetto interessato e competente ponga in essere tutti i necessari provvedimenti per risolvere questa grave situazione, sia per garantire un servizio efficiente ai pazienti ricoverati, sia ai fini di tutelare il benessere psico-fisico dei lavoratori.

 

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