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Cronaca

Cocker coraggioso e padrona azzannati da pitbull. Un rinvio a giudizio

MESAGNE - Profumiera brindisina azzannata da un grosso pitbull senza guinzaglio e naturalmente senza museruola: a giudizio per lesioni il proprietario del cane, il 42enne Roberto Macchitella di Mesagne. Nel processo che si celebrerà di fronte al giudice di pace Luigi Dore, l’imputato risponderà anche dei danni provocati al piccolo Whisky, il coraggioso cagnolino della profumiera che per difendere la padrona si avventò contro il bestione. Davide contro Golia, naturalmente vince sempre solo nelle favole. Il pitbull ne fece un sol boccone, riducendolo in fin di vita.

MESAGNE - Profumiera brindisina azzannata da un grosso pitbull senza guinzaglio e naturalmente senza museruola: a giudizio per lesioni il proprietario del cane, il 42enne Roberto Macchitella di Mesagne. Nel processo che si celebrerà di fronte al giudice di pace Luigi Dore, l’imputato risponderà anche dei danni provocati al piccolo Whisky, il coraggioso cagnolino della profumiera che per difendere la padrona si avventò contro il bestione. Davide contro Golia, naturalmente vince sempre solo nelle favole. Il pitbull ne fece un sol boccone, riducendolo in fin di vita.

I fatti risalgono al 26 aprile 2006,  quasi cinque anni fa. La donna, che oggi ha 57 anni, aveva portato a passeggio il cagnolino senza macchia e senza paura, un cocker di colore marrone, con corredo di guinzaglio. La location della zuffa è il quartiere Seta di Mesagne. A un certo punto, cocker e padrona incontrano il cagnone nero, completamente sciolto per quanto affianco del padrone. Fra i due animali non è colpo di fulmine, anzi. Ma prima ancora del piccolo cocker il pitbull punta dritto contro la profumiera, affondandole i denti nella carne e provocandole lesioni regolarmente certificate al pronto soccorso.

Quando vede la padrona in pericolo, Whisky perde il proverbiale senno canino e si avventa con quanta forza ha in corpo contro il rivale più grosso di lui almeno tre volte. La zuffa a quattro zampe finisce male, il piccolo cocker ridotto in fin di vita viene trasferito  seduta stante sul tavolo di rianimazione del veterinario, mentre la padrona cura le sue ferite al pronto soccorso. Entrambi se la caveranno, la signora con cinque giorni di prognosi, il  cane coraggioso con un intervento chirurgico ricostruttivo e una lunghissima degenza.

Dopo cinque lunghi anni, la vicenda approda in tribunale. Il proprietario del pitbull, su richiesta del pm Vita Parata, è stato rinviato a giudizio per lesioni e inosservanza degli obblighi relativi al cagnone, che avrebbe dovuto portare guinzaglio e museruola. Medaglia d’oro al coraggio invece, al piccolo cocker senza macchia e senza paura.

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