"Quando la gestione commissariale travalica i compiti ordinari"
"Alcuni atti adottati anticipano ciò che sarebbe stato compito della futura amministrazione comunale"
Ho avuto occasione di esprimere la mia concettuale preferenza agli organi democratici comunali rispetto a quella commissariale e non ho mancato di rilevare, allorquando si è verificata la circostanza, le ragioni di detta preferenza. E’, pertanto, accaduto di aver sollevato considerazioni o contributi all’attuale organo commissariale in relazione ad atti amministrativi, a mio avviso, stimati non in linea con la vigente normativa.
Analogo comportamento ho tenuto con riguardo alla breve gestione comunale, febbraio- giugno 2016, del commissario prefettizio dr. Cesare Castelli e della sua équipe, incaricati ad approntare le linee di riscontro alle numerose e gravi irregolarità amministrative individuate con sentenze della Corte dei Conti nei confronti del Municipio di Brindisi. Si è rilevato che tale adempimento trova risposta nella delibera commissariale n. 2 del 16 marzo 2016, che, tra l’altro, assicura l’assenza di ipotesi di dissesto finanziario dell’Ente e del permanere della situazione di tranquillità contabile della società Brindisi Multiservizi interamente partecipata dal Comune.
La anzidetta deliberazione, di estrema rilevanza, contiene il dispositivo di notifica per tutti i dirigenti dell’Ente per l’adozione dei provvedimenti conseguenziali, ma risulterebbe sconosciuta sia agli amministratori eletti dopo il periodo di commissariamento del dr. Castelli che all’attuale organo commissariale. E’ evidente che è la legge ad assegnare al commissario governativo il potere delle funzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, ma è la stessa legge che chiaramente dispone l’esercizio dell’azione per danni erariali.
In questa ottica appare naturale il primario compito della amministrazione che sarà eletta a breve di verificare, unitamente al vertice amministrativo dell’Ente, i provvedimenti commissariali posti in essere al fine di eventuale ridimensionamento o superamento degli stessi, nonché l’efficienza dell’azione amministrativa del Comune.
In relazione a tanto, per esempio, se corretto e rientrante nei poteri commissariali risulta l’atto di nomina del presidente del CdA della Stp dell’avv. Rosario Almiento, peraltro professionista serio e apprezzato cui ascrivere il risultato contabile positivo del bilancio della partecipata comunale, sfrettolosi appaiono taluni provvedimenti commissariali che rilevano, al di là di errori nell’indicazione del parere contabile o nel richiamo del previsto articolo del Tuel per l’impegno di spesa per gli atti che lo richiedono, la mancanza di rispetto politico-amministrativo nei confronti di una amministrazione chiamata a reggere tra breve le sorti di questo Comune.
Lo scatenamento, auspice anche il vertice amministrativo dell’Ente, ha registrato l’adozione di numerose delibere commissariali di straordinaria gestione che ben potevano essere rinviate alla democratica attenzione degli organi comunali da rinnovare. Non vi erano e non vi sono ragioni per avere deliberato, oggi, provvedimenti relativi al regolamento di alcuni uffici, al trasferimento logistico di alcune ripartizioni, all’assunzione di nuovi dirigenti, al trasferimento temporaneo per mobilità di una funzionaria dell’Ufficio Ragioneria con l’assunzione di altra con analoghe funzioni, all’approvazione del regolamento della Polizia Locale,.
O all’approvazione del complesso programma triennale anticorruzione, al regolamento della Ripartizione Affari Legali affidata al segretario generale come se non bastassero i carichi di lavoro attribuiti allo stesso che è anche presidente del Nucleo di valutazione, o all’approvazione del regolamento di contabilità dell’Ente, che in vigenza dal 21 luglio 2008, è stato modificato con la sottoscrizione in date diverse di due delibere una di 142 articoli e altra di 139.
Ed infine e solo per offrire un ultimo contributo rivolto ad una migliore gestione dell’Ente, oso pensare che utile, opportuno ed apprezzato sarebbe stato l’intervento commissariale, per esempio, teso al monitoraggio dei residui attivi e passivi per il contenimento delle richieste alle anticipazioni di cassa alla banca tesoriera che producono interessi passivi, nonché per il recupero dei crediti certi ed esigibili vantati dal Comune, all’adozione delle relazioni di fine mandato dei sindaci Consales e Carluccio, oltre naturalmente a provvedere agli adempimenti di ordinaria amministrazione.