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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Detenuto morto in carcere: effettuata autopsia, si procede per istigazione al suicidio

E' cambiata l'ipotesi di reato per cui procede la Procura di Lecce nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Matteo Lacorte, 49enne di Ostuni

Da omicidio colposo a istigazione al suicidio: è cambiata l'ipotesi di reato per cui procede la Procura di Lecce nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Matteo Lacorte, il 49enne di Ostuni che lo scorso 14 febbraio è stato trovato impiccato nella sua cella, presso il carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. Nella giornata di venerdì (16 febbraio) il medico legale Roberto Vaglio ha effettuato l'autopsia, in presenza anche del professionista Franco Galasso, perito di parte nominato dagli avvocati Angelo Brescia e Mariangela Calò, che assistono i familiari di Lacorte, indicati come persone offese. 

La pm Erika Masetti ha disposto l'esame autoptico affinché si faccia piena chiarezza sulla vicenda. Nell'avviso di accertamento a firma del magistrato si fa riferimento alla data del 12 febbraio, due giorni prima della tragedia, come quella in cui sarebbe stato commesso il reato. Gli atti sono secretati. E' presumibile che si voglia far luce su fatti che potrebbero essere correlati al suicidio del 49enne, che era seguito dai sanitari psichiatrici della casa circondariale salentina. 

L'uomo si sarebbe tolto la vita durante il cambio di turno mattutino. Sono stati degli agenti della polizia penitenziaria a fare la tragica scoperta e a lanciare subito l'allarme. Per il 49enne, però, non c'era più nulla da fare. I risultati dell'autopsia saranno depositati entro 90 giorni. La salma intanto è stata restituita alla famiglia. I funerali si svolgeranno sabato pomeriggio.

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