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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Dopo aver ucciso la madre eliminò anche la figlia. Nuova accusa per Alfonsetti

FRANCAVILLA FONTANA – Non solo genero spietato, ma anche amante diabolico. Al geometra francavillese Francesco Alfonsetti, già condannato all’ergastolo per l’omicidio di Elisabeth Lassman, 45 anni, olandese, madre della sua fidanzata Eleonora Salomi, ora gli inquirenti attribuiscono anche l’uccisione della ragazza, circostanza che era stata invece archiviata come un suicidio indotto dal rimorso per l’atroce fine della genitrice, di cui la stessa Eleonora sarebbe stata parte consenziente. Al dunque la procura di Bari è giunta grazie a nuovi elementi sul caso trasmessi dalla polizia criminale tedesca, secondo cui Alfonsetti avrebbe agito seguendo un preciso progetto: quello di impadronirsi del grosso lasciato finanziario effettuato a favore delle due donne dal padre della Lassman – e nonno della Salomi – prima di morire. La passione, la presunta doppia relazione con madre e figlia c’entravano ben poco. I carabinieri della compagnia di Bari pertanto oggi hanno notificato la nuova ordinanza di custodia cautelare a Francesco Alfonsetti, che era formalmente indagato anche per il secondo caso dal maggio del 2009.

FRANCAVILLA FONTANA – Non solo genero spietato, ma anche amante diabolico. Al geometra francavillese Francesco Alfonsetti, già condannato all’ergastolo per l’omicidio di Elisabeth Lassman, 45 anni, olandese, madre della sua fidanzata Eleonora Salomi, ora gli inquirenti attribuiscono anche l’uccisione della ragazza, circostanza che era stata invece archiviata come un suicidio indotto dal rimorso per l’atroce fine della genitrice, di cui la stessa Eleonora sarebbe stata parte consenziente. Al dunque la procura di Bari è giunta grazie a nuovi elementi sul caso trasmessi dalla polizia criminale tedesca, secondo cui Alfonsetti avrebbe agito seguendo un preciso progetto: quello di impadronirsi del grosso lasciato finanziario effettuato a favore delle due donne dal padre della Lassman – e nonno della Salomi – prima di morire. La passione, la presunta doppia relazione con madre e figlia c’entravano ben poco. I carabinieri della compagnia di Bari pertanto oggi hanno notificato la nuova ordinanza di custodia cautelare a Francesco Alfonsetti, che era formalmente indagato anche per il secondo caso dal maggio del 2009.

La fosca vicenda subì la prima sanguinosa svolta nella notte tra il 5 e il 6 novembre 2001, quando in una stradina nei pressi della statale 23 Brennero-Augsburg, Elisabeth Lassman fu sottoposta a sevizie sessuali, poi strangolata a morte, ed infine schiacciata almeno due volte dalla vettura su cui erano saliti dopo il delitto Alfonsetti ed Eleonora Salomi. L’assassino asportò anche alcuni lembi di pelle dal volto della vittima per impedirne o ritardarne l’identificazione. Così finì una breve vacanza in tre a Garmisch Partenkirchen, nota località di sport invernali, raggiunta da Alfonsetti e dalla due donne da Statte, dove madre e figlia risiedevano. Il cadavere, nudo tranne gli slip, fu scoperto attorno alle 6,30 del mattino del 6. L’identificazione fu difficilissima, gli investigatori tedeschi si rivolsero alla fine del 2001 persino alla trasmissione “Chi l’ha visto”, ma la stessa polizia bavarese ne venne a capo due anni dopo, nel novembre del 2003, seguendo la pista dei vestiti trovati appallottolati in una piazzola di osta ad un chilometro al confine con l’Austria.

Alcuni capi portavano in Italia: le scarpe Giada Gabrielli fabbricate ad Ancona, una giacca di pelle confezionata nel Vicientino, a Trissino. La giacca era stata acquistata con una carta di credito. Si fece avanti l’ex marito della Lassman, un ingegnere di Mestre, poi fu raggiunta anche Eleonora Salomi. Mancava però l’assassino. Ecco però la nuova svolta, quella del 17 gennaio 2004. La Salomi muore con una pallottola in testa: il suo cadavere è in una Bmw sotto un cavalcavia della Bari-Bitritto. Accanto al corpo c’è Francesco Alfonsetti seminudo. E lui che ha chiamato i carabinieri. Parla di un suicidio, c’è un biglietto che sarebbe stato lasciato dalla ragazza, in cui Eleonora chiede perdono per la morte della madre. Alfonsetti cerca di alimentare il depistaggio: dice che Eleonora non aveva mai perdonato a Elisabeth Lassman di essersi fatta bloccare 400 milioni di lire alla frontiera. Ma gli investigatori non abboccano: tra il 18 e il 20 gennaio il geometra di Francavilla Fontana viene fermato. Alla fine sarà lui ad essere accusato e condannato per il delitto Lassman, ad essere indagato per la morte della ragazza ed infine anche destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare.

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