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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Erano liberi per una data sbagliata

ERCHIE - Erano stati scarcerati dal riesame perché sull’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip subito dopo la convalida del fermo era stata apposta una data anteriore al fermo stesso e quindi sbagliata. Per un vizio di forma, quindi, erano tornati liberi i due presunti estorsori, nonché usurai, che avevano taglieggiato un assicuratore di Erchie il quale stentava a credere che l’incubo, a pochi giorni dal blitz, non fosse ancora giunto alla fine. Gli stessi che il primo ottobre scorso, il giorno del fermo, stavano per mettere in atto una rapina all’ufficio postale di San Pancrazio Salentino.

ERCHIE - Erano stati scarcerati dal riesame perché sull’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip subito dopo la convalida del fermo era stata apposta una data anteriore al fermo stesso e quindi sbagliata. Per un vizio di forma, quindi, erano tornati liberi i due presunti estorsori, nonché usurai, che avevano taglieggiato un assicuratore di Erchie il quale stentava a credere che l’incubo, a pochi giorni dal blitz, non fosse ancora giunto alla fine. Gli stessi che il primo ottobre scorso, il giorno del fermo, stavano per mettere in atto una rapina all’ufficio postale di San Pancrazio Salentino.

Sono tornati in cella, stavolta con l’aggravante del metodo mafioso, il 45enne di San Pancrazio Salentino, Gianfranco Mezzolla, e Angelo Librato di 32 anni, di Mesagne, stavolta su ordinanza di custodia cautelare del gip di Lecce, chiesta dal pm Alberto Santacatterina della Dda. A rendere possibile la contestazione, di competenza della magistratura antimafia, è stato il riferimento già denunciato dalla vittima fatto da Librato che, per ottenere il denaro aveva più volte fatto riferimento alla sua parentela con Francesco Campana, boss mesagnese della Scu che si trova in carcere per vecchie storie, ma anche per fatti recenti.

Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Francavilla Fontana al comando del tenente Simone Clemente, sono state avviate dopo la denuncia di P.M, l’assicuratore erchiolano che a seguito di alcune difficoltà economiche aveva chiesto denaro in prestito ritrovandosi, poi, subire richieste estorsive oltre che la restituzione del denaro a tassi del 462 per cento su base annua. Da un importo di 10mila euro che gli era stato concesso la coppia di presunti strozzini aveva finito per rivendicare 65mila euro. Altro episodio ricostruito, la consegna, ovviamente non spontane, dell’Audi A3 da parte della vittima. Stando a quanto accertato, poi, i due, negli ultimi tempi si erano fatti promettere ulteriori 24mila euro.

L’assicuratore era stato minacciato, e perfino picchiato: nel maggio 2012 era stato percosso violentemente con un bastone e con un tirapugni. In un’altra occasione gli erano state fratturate due costole. Nell’agosto scorso Librato gli aveva mostrato una pistola che teneva nascosta nei pantaloni. Fu allora che avrebbe menzionato Campana, facendo tintinnare l’arma sui piedi in metallo di un tavolo. A settembre poi gli avevano detto che sarebbero entrati in casa sua con una pala meccanica, se non avesse pagato. L'attività investigativa, supportata da attività tecniche, ha permesso di ricostruire gli episodi estorsivi e gli episodi di usura grazie ad una indagine rapida ed efficacemente svolta.

La denuncia risale al 28 agosto scorso e nel giro di non più di un mese è stato possibile emettere la misura restrittiva grazie a serrate indagini condotte anche mediante l’ausilio di pedinamenti effettuati nel corso degli incontri, riprese audio video e riscontri documentali sugli interessi versati dalla vittima. Episodio allarmante emerso nel corso delle indagini, inoltre, è che allo scopo di recuperare il “credito”, che ormai aveva raggiunto cifre astronomiche che difficilmente la vittima avrebbe potuto coprire, i due, dopo aver coinvolto una conoscente della vittima, impiegata nell’ufficio postale di San Pancrazio Salentino, stavano pianificando una rapina che si sarebbe dovuta effettuare proprio il primo ottobre.  Per le vittime sono state già avviate le pratiche relative all’accesso al Fondo Vittime di Usura con la preziosa collaborazione della Associazione Antiracket di Francavilla Fontana.

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