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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Diffamazione nei confronti della dipendente comunale: sindaco a processo

Il pm ha emesso il decreto di citazione a giudizio nei confronti del primo cittadino Pasquale Nicolì. La questione riguarda il canone d'affitto di un immobile a un soggetto privato

BRINDISI - Il 13 ottobre 2023 comincia, presso il Tribunale di Brindisi, il processo a carico del sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì. Il primo cittadino (che fra meno di un mese compirà 70 anni), difeso dall'avvocato Santo De Prezzo, deve rispondere del reato di diffamazione, nei confronti di una dipendente comunale. Il pubblico ministero che si occupa del caso, Livia Orlando della Procura di Brindisi, ha emesso il decreto di citazione a giudizio a carico di Nicolì. Il giudice davanti al quale comparirà il primo cittadino è Leonardo Convertini. L'atto è stato notificato ieri, lunedì 26 giugno 2023, alla parte offesa, ovvero la dipendente comunale, all'epoca dei fatti responsabile dei Servizi sociali del Comune.

Pasquale Nicolì

La vicenda risale a un paio d'anni fa, al 20 marzo 2021. Il sindaco di Erchie rilasciò dichiarazioni alla stampa inerenti il canone di locazione di un immobile, affidato a un soggetto privato. Scorrendo l'unico capo di imputazione, l'accusa per Nicolì è di aver offeso l'onore e la reputazione dell'allora responsabile ai Servizi sociali del Comune di Erchie. In particolare, il sindaco avrebbe addebitato alla dottoressa fatti non veri, affermando che la stessa, avrebbe avuto una "esplosione di creativa applicazione normativa per il benessere del beneficiario, inerente la concessione in locazione di un immobile di pregio [...] a un soggetto privato".

E ancora: il "soggetto privato [...] è risultato essere stato omaggiato con la riduzione del canone rispetto al valore reale, calcolato con i criteri stabiliti dall'Agenzia delle Entrate, altrimenti determinato con parametri forse erroneamente valutati". Nicolì - si legge sempre nel capo di imputazione - prosegue spiegando che la Giunta Margheriti (quella del suo predecessore) aveva deliberato un atto "rafforzato", ovvero l'affitto diventava obiettivo prestazionale per la dipendente. Sempre Nicolì spiega che lui, da neo sindaco, ha ascoltato la responsabile, la quale gli avrebbe confermato "di aver abbassato il prezzo, trattandosi di un'unica manifestazione pervenuta". Infine, la chiosa del sindaco: "Sempre per pura coincidenza".

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