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Martedì, 19 Marzo 2024
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“Non volevo ucciderlo: gli ho sparato dopo una lite per una ragazza”

Piero Martucci interrogato dal gip dopo il ferimento di Giuseppe Cavaliere, 26, in largo Concordia. Resta in carcere con l’accusa di tentato omicidio: ha indicato il luogo in cui ha nascosto la pistola

BRINDISI – “Non volevo ucciderlo. Gli ho sparato dopo che avevano litigato per una ragazza. L’ho visto in centro e ho preso la pistola, ho esploso due colpi e sono fuggito. La sera dopo mi sono presentato ai carabinieri”.

La convalida del fermo e l’interrogatorio

Martucci Piero, classe 1998-2Resta in carcere Piero Martucci, 20 anni, di Brindisi, con l’accusa di tentato omicidio dopo il ferimento di Giuseppe Cavaliere, 26, anche lui brindisino, raggiunto da due colpi di pistola calibro 6,35 mentre era in compagnia di alcuni amici in largo Concordia, nelle vicinanze del Nuovo Teatro Verdi, lo scorso sabato notte. Cavaliere, accompagnato in ospedale nell’immediatezza dei fatti, è stato dimesso domenica mattina.

L’indagato è stato interrogato ieri dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Tea Verderosa, alla presenza del suo difensore, Laura Beltrami. Il gip ha convalidato il fermo e ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, così come chiesto dal sostituto procuratore Francesco Carluccio. La penalista presenterà istanza di attenuazione della misura, con richiesta di arresti domiciliari, in relazione all’atteggiamento tenuto dal giovane: secondo la difesa, non sarebbero ravvisabili né il pericolo di fuga, né il rischio di reiterazione del reato.

Il movente e la pistola

Martucci ha ammesso la propria responsabilità consegnando al gip il movente dell’azione, riconducibile a una litigata con il 26enne, avvenuta la mattina precedente al ferimento. Alla base ci sarebbe stata una ragazza. Tutto sarebbe partito da quel diverbio. Futili motivi, al momento, stando all’aggravante contestata partendo dalla ricostruzione dei carabinieri. Aspetto che sarà approfondito.

Quanto all’arma usata, il giovane avrebbe fornito indicazioni precise sul luogo in cui la pistola sarebbe stata nascosta dopo il ferimento. Nel corso dell’interrogatorio, Martucci ha più volte escluso di aver sparato con la volontà di uccidere l’altro.

I colpi hanno raggiunto Cavaliere alla spalla sinistra e alla gamba sinistra. Ferite non gravi, stando al referto dei medici dell’ospedale Perrino.

Le immagini delle telecamere della zona

L’azione è stata ripresa da una delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Filmato determinante per l’identificazione di Martucci e per la ricostruzione di quanto avvenuto. Quelle immagini sono state subito acquisite e visionate dai carabinieri di Brindisi, sino a stringere il cerchio sul responsabile. Il ventenne ha deciso di presentarsi negli uffici dei militari al Casale, accompagnato dal padre. In quella sede si è limitato a dire di aver sparato e, subito dopo, è stato portato in carcere. Ieri l’indagato ha reso dichiarazioni sul contesto del ferimento, avvenuto davanti a diversi testimoni. Ma nessuno dei presenti, stando a quanto si apprende, avrebbe fornito elementi utili alle indagini.

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