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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Feroce rapina in villa, due gravi

BRINDISI – Rapina feroce, con sequestro, pestaggio e gambizzazione di una delle due vittime la scorsa notte al quartiere La Rosa. L’assalto da parte di un commando di quattro persone, armate fino ai denti, ai danni dei coniugi Caterina De Maria (64 anni) e Cosimo Scialpi (69 anni), imprenditore, titolare dell’omonima impresa di “Rottamazioni di industriali” lungo la Strada Statale 16.

BRINDISI – Rapina feroce, con sequestro, pestaggio e gambizzazione di una delle due vittime la scorsa notte al quartiere La Rosa. L’assalto da parte di un commando di quattro persone, armate fino ai denti, ai danni dei coniugi Caterina De Maria (64 anni) e Cosimo Scialpi (69 anni), imprenditore, titolare dell’omonima impresa di “Rottamazioni di industriali” lungo la Strada Statale 16.

La banda di rapinatori (tre delle quali sono entrati materialmente in azione, il quarto avrebbe fatto da autista del gruppo), volto coperto con passamontagna e guanti, è entrata in azione intorno all’1.30. Ha atteso l’arrivo dei coniugi a casa (proprio nei pressi dell’azienda) ed ha subito preso in ostaggio marito e moglie iniziando da subito a picchiarli per farsi consegnare i soldi.

Una violenza inaudita quella contro la moglie dell’uomo che è stata sequestrata, portata nelle campagne vicine e massacrata nel tentativo di farsi dire dove la coppia nascondesse i propri averi. Mentre la moglie veniva torturata, il marito veniva picchiato a sua volta. Quando i malviventi si sono resi conto che l’uomo, come affermava, non aveva danaro in casa, gli hanno concesso la possibilità di andare a recuperare dei soldi.

Scialpi – secondo le prime frammentarie informazioni - si sarebbe quindi recato da alcuni parenti dove avrebbe racimolato circa 500 euro, riuscendo a dare l’allarme ai carabinieri. Ritornato a casa avrebbe consegnato la somma ai suoi carnefici che, non contenti del magro bottino, dopo averlo ulteriormente malmenato gli hanno sparato due colpi di pistola che lo hanno raggiunto ad entrambe le gambe.

Poi i banditi sono fuggiti, poco prima che sul posto piombassero i carabinieri del reparto operativo – guidati dal maggiore Alessandro Colella – e della compagnia di Brindisi. Alla caccia all’uomo avviata immediatamente da parte dei militari dell’Arma ha preso parte anche la Squadra mobile. L’inseguimento si è svolto nelle campagne nei pressi di Tuturano dove i banditi, nel tentativo di svoltare per una strada di campagna sono finiti contro un muretto. Qui hanno abbandonato la vettura dileguandosi nelle campagne coperti dal buio della notte.

Nemmeno la ricerca con un elicottero dei carabinieri dotato di sensori a raggi infrarossi ha permesso di scovarli. L’auto, una Volvo modello XC 60, è stata ritrovata con all’interno passamontagna e tre pistole calibro 40, 7.65, e 38.

I due coniugi sono stati trasferiti all’ospedale Perrino. Entrambi per le ferite riportate sono ricoverati in prognosi riservata. Caterina De Maria, avrebbe riportato ferite gravi su tutto il corpo in particolare alla testa e le ossa, dopo essere passata dal reparto di Chirurgia, è finita in Neurologia. Il marito Cosimo Scialpi, sarà operato per l’estrazione dei proiettili di pistola che lo hanno raggiunto.

Non è ancora accertato il calibro dell’arma utilizzata per ferirlo. Confuso e frammentario il racconto dell’uomo, in evidente stato di shock, fornito agli investigatori coordinati dal pm di turno Marco d’Agostino. Molti i particolari da chiarire su questa terribile vicenda, una delle rapine più efferate degli ultimi tempi. Nessuno, nei numerosi colpi precedenti aveva agito con tale inaudita ferocia e accanimento delle vittime. La caccia ai malviventi da parte degli investigatori è tutt’ora aperta.

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