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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Firme per la giustizia? Fuori dal tribunale

BRINDISI - Penalisti al sole. Ma avrebbe potuto essere “penalisti sotto la pioggia”, se le condizioni meteo fossero state differenti. Il presidente del Tribunale di Brindisi non ha concesso ai penalisti l’autorizzazione ad allestire il banchetto per firme sulla riforma della giustizia.

BRINDISI - Penalisti al sole. Ma avrebbe potuto essere “penalisti sotto la pioggia”, se le condizioni meteo fossero state differenti. Il presidente del Tribunale di Brindisi, Francesco Giardino, non ha concesso ai penalisti brindisini l’autorizzazione ad allestire il banchetto per la raccolta delle firme sulla riforma della giustizia (è un’iniziativa dei Radicali, supportata – si può ben immaginare per quali ragioni – anche dal Pdl) nell’atrio interno del palazzo di giustizia, appena oltre l’ingresso e i metal detector. Non è restato ai componenti della Camera penali di Brindisi che inoltrare la richiesta di autorizzazione al Comune per l’occupazione del marciapiedi antistante all’entrata.

E’ lì che si sono posizionati: c’erano il presidente Marcello Falcone, dichiaratamente di centrosinistra, l’avvocato Fabio Di Bello che è sempre stato, anche con ruoli istituzionali, nelle file di partiti di destra. Di Bello è un componente della giunta nazionale dell’Ucpi (Unione camere penali italiane). Presente l’avvocato Rosanna Saracino, che a Mesagne è assessore di una giunta di centrosinistra, l’avvocato Mario Guagliani, l’avvocato Giancarlo Camassa oltre a una delle new entry della Camera penale Oronzo Melpignano di Brindisi, l’avvocato Giuseppe Guastella e all'avvocato Danilo Di Serio. .

“Nessuna strumentalizzazione politica” dicono. Le battaglie per la riforma della giustizia, in particolare quelle dirette alla risoluzione della problematica del sovraffollamento delle carceri, non hanno alcun colore. E’ da anni che i penalisti le portano avanti e non v’è da stupirsi che nella circostanza appoggino, come stabilito proprio dell’Ucpi, le iniziative dei Radicali e del Pdl. Imbarazzante, in effetti, la “discesa in campo”, in materia di riforme, di Silvio Berlusconi e dei berluscones, motivo di mancata adesione da parte di più di qualcuno anche nei pressi del palazzo di giustizia di Brindisi.

Se le posizioni del leader Pdl hanno scoraggiato più di qualcuno, v’è da dire ad ogni modo che la raccolta anche a Brindisi ha avuto gran successo. Sono 280 le firme raccolte: in una mattinata sono andati esauriti i moduli da compilare.

 

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