Arrestato per evasione da equipaggio di una radiomobile
Il brindisino Vincenzo Corsano, detenuto ai domiciliari, trovato a quattro chilometri dalla sua abitazione
BRINDISI – Non è passato inosservato ad una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile di Brindisi, anche perché periodicamente viene sottoposto ai controlli di routine, ma anche perché è una figura nota dell’epoca del contrabbando di sigarette: era proprio Vincenzo Corsano l’uomo notato a circa quattro chilometri dalla sua abitazione, davanti ad un condominio del capoluogo. Ma Corsano avrebbe dovuto trovarsi in casa, a quell'ora, agli arresti domiciliari. Pertanto i carabinieri lo hanno fermato e tratto in arresto in flagrante reato di evasione. Su decisione del pm di turno, il 48enne brindisino è stato nuovamente riassegnato agli arresti domiciliari.
Stamani, comparso davanti al giudice monocratico Angelo Zizzari, Vincenzo Corsano - difeso dagli avvocati Andrea D'Agostino e Chiara D'Amici - ha spiegato che stava rientrando dal lavoro e che era solo in ritardo di una decina di minuti rispetto all'orario stabilito per il suo permesso (può svolgere attività presso un congiunto dalle 5 alle 13) era costretto a raggiungere casa a piedi. La pescheria dove è autorizzato a lavorare si trova al quartiere Paradiso, lui è ristretto ina una abitazione di contrada Sbitri.
Quando ha incrociato i carabinieri infatti era all'imbocco di via della Torretta, con qualche chilometro ancora da percorrere. La difesa non ha contestato l'arresto, poichè comunque Corsano era fuori dall'orario stabilito, e il magistrato lo ha convalidato, ma nel contempo il giudice ha ritenuto di non dover disporre poi alcuna misura cautelare vista la situazione descritta dall'interessato e dalla difesa. Vincenzo Corsano tornerà in aula l'8 maggio prossimo, per essere processato con il rito abbreviato per il reato di evasione.