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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Fasano

Gita da incubo per scolaresca siciliana: maxi-emergenza sanitaria, 150 coinvolti

Studenti e professori coinvolti con sintomatologia gastro-intestinale, il personale del Sian dell'Asl di Brindisi alla ricerca delle cause. La maggior parte dei ragazzi è stata curata sul posto dal 118, ma 16 sono stati trasferiti in strutture sanitarie

FASANO - Nel suo comunicato l'Asl di Brindisi parla di "maxi-emergenza". E né l'aggettivo, né il sostantivo sono fuori luogo: 150 tra studenti e professori siciliani, in gita scolastica in Puglia, si sono sentiti male. Per 16 di loro è stato necessario il trattamento nelle strutture sanitarie. Il resto è stato curato dal personale del 118 nella struttura ricettiva in cui si trovavano, a Fasano. A fare luce sulla vicenda ci pensa il dipartimento di Prevenzione dell'Asl. Il personale del Sian è al lavoro. C'è da specificare che, al momento, non è possibile risalire alla causa. Si parla di "sintomatologia gastro-intestinale (dolori addominali con vomito, diarrea e iperpiressia)".

Procedendo con ordine: i ragazzi e i professori coinvolti sono quelli dell'istituto tecnologico "Ettore Majorana" di Milazzo, come scrive MessinaToday in questo articolo. E' il classico viaggio d'istruzione primaverile, ma l'incubo si affaccia alle 17.10 di ieri, mercoledì 27 marzo 2024. I ragazzi alloggiano in una struttura ricettiva sita in territorio di Fasano. Alla centrale operativa del 118 giunge una prima chiamata. Da Brindisi vengono inviate quattro ambulanze del 118, alle quali vanno aggiunte due di supporto, da Locorotondo e Alberobello. Come detto, la sintomatologia è gastro-intestinale, ma il numero delle persone coinvolte è esorbitante. E' impensabile il trattamento di 150 pazienti in una struttura. Così, il personale del 118 si rimbocca le maniche e, laddove è possibile, presta le cure in loco.

Viene allestito un posto medico avanzato (Pma) funzionale proprio nella struttura ricettiva in cui sono ospiti ragazzi e professori. Sei pazienti vengono trasportati presso il punto di primo intervento territoriale (Ppit) di Fasano, altri due presso il pronto soccorso di Ostuni. Questa mattina altri cinque pazienti vanno al Ppit di Fasano e altri tre a Ostuni. Sono quindi 16 i pazienti che hanno avuto maggiori problematiche. Di fatto, la maxi-emergenza termina questa mattina alle 11:30, con la partenza - destinazione Sicilia - dei tre pullman. Otto pazienti, tra Fasano e Ostuni, dovrebbero ripartire nel pomeriggio. La situazione era delicata. Sul posto era presente il dottor Massimo Leone, direttore del 118 brindisino.

A questo punto si può ragionare sul "perché", premettendo che è presto per avere risposte. Sono infatti in corso "le verifiche da parte dei servizi del dipartimento di Prevenzione sugli aspetti epidemiologici e sulla sicurezza alimentare per l’individuazione delle eventuali cause correlate", spiegano dall'Asl. Insomma, indicare questo o quell'alimento è fuori luogo, posto che ancora non è chiaro se si sia trattato di una intossicazione alimentare o di una infezione, nonostante il numero di persone coinvolte e la tempistica lascino dei dubbi. Occorre procedere con l'indagine epidemiologica. E individuare l'agente eziologico. Solo dopo si potrà parlare di responsabilità eventuale.

Anche per questo motivo, nel presente pezzo non è indicata la struttura ricettiva. Non è detto che, sempre eventualmente, il pasto "incriminato" sia avvenuto qui. Potrebbe essere avvenuto in un ristorante o altrove. Insomma, prima di arriva al "perché", alle cause di questa maxi-emergenza, uomini e donne del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) dovranno compiere indagini e valutazioni. Ieri sul posto erano presenti i carabinieri della compagnia di Fasano, in supporto, sempre per la delicatezza della situazione. La maxi-emergenza è rientrata. Una volta completate le analisi, potrebbero intervenire e indagare, in sinergia con l'Asl, i militari del Nas di Taranto.

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