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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Guardie Italpol, le paghe le versa Gsf

BRINDISI – Oltre settanta lavoratori dell’istituto privato di vigilanza Italpol, “molti dei quali da circa 12 mesi non si vedevano corrisposto lo stipendio”, hanno finalmente ricevuto dalla multinazionale Global Solar Fund, per la quale effettuavano servizi di sorveglianza dei campi fotovoltaici nel Brindisino, le intere spettanze arretrate che il datore di lavoro non aveva versato.

BRINDISI – Oltre settanta lavoratori dell’istituto privato di vigilanza Italpol, “molti dei quali da circa 12 mesi non si vedevano corrisposto lo stipendio”, hanno finalmente ricevuto dalla multinazionale Global Solar Fund, per la quale effettuavano servizi di sorveglianza dei campi fotovoltaici nel Brindisino, le intere spettanze arretrate che il datore di lavoro non aveva versato.

Vigilanza Italpol Brindisi Srl era uno dei sei istituti per i quali il prefetto di Brindisi con decreto ha disposto la cessazione dell’attività, ai sensi di un decreto ministeriale del 19 dicembre 2010, per difetto dei requisiti prescritti e presenza di gravi criticità. A sbloccare la situazione, l’intervento di Global Solar Fund (Gsf) – gruppo industriale internazionale operante nello sviluppo di tecnologie sostenibili e produzione di energia da fonti rinnovabili – che aveva affidato alla società Vigilanza Italpol Brindisi Srl la gestione dei servizi di sicurezza di parte dei propri impianti fotovoltaici.

Gsf, si legge in un comunicato del gruppo, “apprendendo in seguito la situazione di grave insolvenza della società nei confronti dei propri dipendenti”, e a seguito “di complesse e prolungate trattative, con un accordo siglato in questi giorni”,  ha scelto di versare direttamente ai lavoratori l’intero ammontare delle retribuzioni arretrate, senza ulteriori intermediazioni da parte di Italpol.

I settanta assegni sono stati staccati “alla presenza di rappresentanti delle principali sigle sindacali”, e le somme sono già “nella disponibilità dei lavoratori Italpol”.  Carlos Puyol, country manager di Gsf in Italia, ha dichiarato che “pur non essendo tenuti ad agire in tal senso, abbiamo scelto di destinare immediatamente ai dipendenti Italpol oltre 850.000 euro, comprensivi di stipendi, oneri contributivi, previdenziali e fiscali arretrati” .

“Tale scelta ci riempie di soddisfazione, nella consapevolezza – sottolinea Puyol - di essere intervenuti a tutela dei lavoratori e di aver contribuito a risolvere una situazione estremamente angosciosa per decine di famiglie”. Con questo intervento, conclude il comunicato, “Gsf ha inteso garantire in maniera categorica la possibilità per i dipendenti di percepire gli stipendi arretrati, evitando così il rischio che i relativi importi potessero essere utilizzati in modo diverso e non per sanare l’esposizione debitoria verso i lavoratori”.

La multinazionale cinese nell’ottobre 2011 aveva fronteggiato nello stesso modo la crisi causata dalla spagnola Tecnova nel Salento e nel Brindisino, liquidando i lavoratori e i fornitori. Un mese prima aveva minacciato di ritirare gli investimenti a causa del gran numero di furti subiti dagli impianti.

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