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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

I brindisini riscoprono Punta del Serrone: oasi sul mare laddove regnava l'inciviltà

Il vento che oggi soffia sul litorale brindisino ha tenuto molte persone lontano dalle spiagge. Ma qualcuno ne ha approfittato per farsi una passeggiata lungo il percorso cicloturistico da poco inaugurato fra Punta Penne e Punta del Serrone. I brindisini si sono finalmente appropriati di questo tratto costiero, di recente sottoposto a una radicale opera di bonifica

BRINDISI – Il vento che oggi soffia sul litorale brindisino ha tenuto molte persone lontano dalle spiagge. Ma qualcuno ne ha approfittato per farsi una passeggiata lungo il percorso cicloturistico da poco inaugurato fra Punta Penne e Punta del Serrone. I brindisini si sono finalmente appropriati di questo tratto costiero, di recente sottoposto a una radicale opera di bonifica. Le discariche a cielo aperto che fino allo scorso anno spuntavano fra i Francesco con i suuoi bimbi-3cespugli incolti sono ormai un ricordo del passato.

Va detto che qualche inquinatore, ancora oggi, prova a metterci lo zampino. Lo si intuisce dal cumulo di materassi abbandonati a ridosso di uno degli ingressi del parco e dai resti di servizi igienici depositati nei pressi di una postazione bellica in disuso situata nel tratto iniziale del percorso. Ma la gente, al netto di queste residue tracce di inciviltà, esprime soddisfazione.

“Finalmente – racconta Francesco (nella foto a destra) – i miei bimbi possono fare una passeggiata in bici a pochi passi dal mare, senza dover prestare attenzione alle automobili”. I sentieri in sterrato sono un invito a nozze per gli amanti delle mountain bike. Chi ha poca dimestichezza con le due ruote, invece, utilizza la pedana in legno realizzata lungo la scogliera, dove incontriamo la famiglia Malerba.

“Siamo tornati a Brindisi da poco tempo – racconta Adriano, accompagnato da moglie e figlia (nella foto a sinistra) – dopo aver vissuto nel Nord Italia. E’ la prima volta che veniamo nel parco di Punta Serrone. L’impressione è ottima. E’ quello che serviva per la cittadinanza”. La famiglia Malerba-2Alcune persone manifestano il timore che il degrado e l’incuria, prima o poi, possano tornare a minacciare questo scorcio di macchia mediterranea.

Urge quindi l’installazione di un impianto di videosorveglianza che tenga lontano gli incivili, purtroppo sempre in agguato. Lo si evince dal mucchietto di rifiuti depositati in una spiaggetta adiacente all’ingresso del parco, dove alcuni bagnanti indicano i fazzoletti di carta, i pacchetti di sigarette e le buste di plastica che lambiscono la scogliera. Già, perché non c’è opera di bonifica che tenga, fino a quando non cambierà la mentalità di chi non nutre alcun rispetto nei confronti del bene comune. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

Il Parco di Punta del Serrone

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