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Il Comune paga il canone: versato lo stipendio ai lavoratori Monteco

I soldi del Comune di Brindisi sono finalmente arrivati. Monteco Srl, quest'oggi, ha corrisposto ai circa 240 dipendenti del cantiere di Brindisi le spettanze di maggio. Tutto questo grazie all'anticipazione di cassa confluita in questi giorni nella asfittiche casse dell'amministrazione comunale,che ha quindi potuto pagare Monteco

BRINDISI – I soldi del Comune di Brindisi sono finalmente arrivati. Monteco Srl, quest’oggi, ha corrisposto ai circa 240 dipendenti del cantiere di Brindisi le spettanze di maggio. Tutto questo grazie all’anticipazione di cassa confluita in questi giorni nella asfittiche casse dell’amministrazione comunale, che ha quindi potuto versare a Monteco gli oneri di smaltimento di febbraio e del canone di marzo.

Tirano un sospiro di sollievo anche i lavoratori delle società in house del Comune e gli stessi dipendenti comunali. Ma il timore è che le inadempienze da parte della pubblica amministrazione possano riproporsi anche nei prossimi mesi, rinfocolando le attuali tensioni sindacali. Basti pensare allo stato di agitazione proclamato la scorsa settimana dai dipendenti della società partecipata Multiservizi e all’assemblea sindacale che martedì mattina si è svolta proprio nell’area esterna del cantiere gestito dalla Monteco in via Enrico Fermi, in presenza del sindaco Mimmo Consales.

La questione sarà affrontata nel corso di un incontro fra lo steso primo cittadino e le organizzazioni sindacali convocato per lunedì 23 giugno nell’aula Mario Marino Guadalupi del municipio. Il ritardo dei pagamenti, certo, non è un problema che riguarda solo il comune di Brindisi. Proprio in giornata, infatti, la Commissione europea ha aperto con procedura d’urgenza una procedura di infrazione contro l’Italia, attraverso una lettera di messa in mora inviata al governo italiano per non aver rispettato la direttiva europea sui ritardi nei pagamenti in vigore dal 16 marzo 2013.

In virtù di tale documento, la pubblica amministrazione è tenuta a pagare i propri fornitori entro 30 giorni. Solo in alcuni casi si può ottenere una proroga di altri 30 giorni, alzando quindi il limite a 60 giorni. Ma le denunce pervenute a Bruxelles hanno fatto emergere come “in Italia – si legge nella procedura di infrazione della Commissione – le autorità pubbliche impiegano in media 170 giorni per effettuare pagamenti per servizi o merci fornite e 210 giorni per i lavori pubblici”.

A questo punto, l’Italia ha due mesi di tempo per rispondere. Pare abbastanza evidente, ad ogni modo, come i ritardi della pubblica amministrazione riducano il potere d’acquisto di una cospicua fetta della popolazione, con ripercussione negative per l’intero sistema economico. Il comune di Brindisi, quindi, è in “buona” compagnia. 

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