rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il Comune vuole vendere i beni di Antonino

BRINDISI - Il Comune di Brindisi ha già pignorato e vuole ora vendere i beni dell’ex sindaco Giovanni Antonino debitore di una somma superiore ai 2 milioni di euro per il danno d’immagine arrecato all’ente municipale nell’era “tagentopoli”, danno computato dalla Corte dei conti.

BRINDISI - Il Comune di Brindisi ha già pignorato e vuole ora vendere i beni dell’ex sindaco Giovanni Antonino debitore di una somma superiore ai 2 milioni di euro per il danno d’immagine arrecato all’ente municipale nell’era “tangentopoli”, danno computato dalla Corte dei Conti. Non intendono mollare a Palazzo di città e così come promesso l’anno scorso, quando erano partiti i decreti ingiuntivi, si è proceduto fino a varcare un'aula di giustizia. L’affaire recupero crediti è attualmente sospeso dinanzi al giudice dell’esecuzione e Antonino ancora una volta costretto ad affermare le proprie ragioni, a difendere il proprio patrimonio, in tribunale.

Arrivati a questo punto, i legali interni del Comune hanno deciso di procedere con le visure ipocatastali sulle proprietà dell’ex sindaco che fu arrestato nel 2003. Era in carica dal 1997 ed era al secondo mandato. Si tratta dell’atto propedeutico alla presentazione al giudice di una istanza di vendita dei beni pignorati. Si potrà procedere, in caso di assenso, qualora non vi siano vincoli ipotecari sugli immobili. Nell’agosto scorso lo aveva detto l’assessore delegato agli Affari legali, Carmela Lomartire, avvocato, che avrebbe avviato ogni genere di battaglia legale utile a recuperare il credito.

Al Comune di Brindisi, Giovanni Antonino, per danno di immagine, deve esattamente 2.111.988 euro, somma che andrà rivalutata e maggiorata degli interessi, più 836 euro per le spese legali. E l’ente municipale li vuole “cash”. Tutto ciò in esecuzione di una sentenza definitiva della Corte dei Conti che condanna Antonino al risarcimento dei danni provocati per la sua partecipazione a un giro di tangenti su cui si sono scritti fiumi di parole e atti processuali.

Tangentopoli, la chiamarono. Esplose nell’ottobre del 2003, proprio quando l’ex sindaco fu arrestato per la prima volta. Se ne uscì con un patteggiamento a 3 anni e 6 mesi, lui che, al fianco dell’avvocato Massimo Manfreda, ha deciso di affrontare udienza per udienza solo il dibattimento in cui accusa e difesa si sono confrontati sugli iter autorizzativi per il rigassificatore griffato British Gas e sulle presunte mazzette che sarebbero circolate a margine dell’impresa che non è stata mai portata a termine e che forse non lo sarà, visto e considerato che la colmata di Capobianco è stata sottoposta a confisca.

Da Palazzo di città erano inizialmente partite le intimazioni di pagamento, poi tramutate in ingiunzioni. Quindi la procedura esecutiva in Tribunale, iscritta nel apposito registro all’inizio del 2013. Ora è tempo di conferire un incarico per le visure ipocatastali, per poi procedere con l’istanza di vendita e andare avanti con la perizia sul valore degli immobili.

Va ricordato che alla controparte è consentito fare opposizione, attraverso i propri legali, o pagare il debito in contanti e chiudere ogni controversia. Antonino non ha ancora provveduto al risarcimento, nonostante l’insistenza del Comune in cui fino al 2003 era di casa. Due milioni di euro probabilmente sono troppo per riuscire a reperirli e liberarsi di ogni pendenza. La gran parte dei 'comuni mortali' non riesce a metterli insieme neppure in una vita intera.

L'ex primo cittadino forse non ce li ha, ma la Corte dei Conti ha sentenziato nel 2011 e ha stabilito senza appello che egli ha procurato un danno di immagine alla città che governava e quindi direttamente all’Ente di cui pure era al timone. L’amministrazione Consales sin dal suo insediamento ha innestato la quinta marcia e dato avvio a un giudizio. Si combatte l’evasione delle imposte, specie quella compiuta dai grandi gruppi industriali, e si batte cassa anche chez Antonino, quale che sia oggi il suo orientamento politico.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Comune vuole vendere i beni di Antonino

BrindisiReport è in caricamento