rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Il rapinatore seriale confessa e va ai domiciliari

BRINDISI – Ha ammesso il suo coinvolgimento nella tentata rapina al Dok il 21enne Pierluigi Brina, fermato ieri sera dai poliziotti della Sezione antirapina della Squadra mobile di Brindisi, subito dopo l’assalto armato al supermercato situato all’imbocco della Strada statale 7.

BRINDISI – Ha ammesso il suo coinvolgimento nella tentata rapina al Dok il 21enne Pierluigi Brina, fermato ieri sera dai poliziotti della Sezione antirapina della Squadra mobile di Brindisi, subito dopo l’assalto armato al supermercato situato all’imbocco della Strada statale 7. Le ricerche del suo complice proseguono a tamburo battente. Sono stati in due, infatti, uno dei quali armato di revolver, entrambi con il volto coperto da casco, a irrompere nel discount intorno alle 19.

Il colpo è fallito grazie all’intervento di due poliziotti fuori servizio che si trovavano nel Dok per fare la spesa: i vicequestori Vincenzo Zingaro, capo della Digos di Brindisi, e Gianluigi Lenti, attualmente in servizio a Bari. Tallonati dai funzionari di polizia, i banditi hanno abbandonato nel piazzale il bottino (due registratori di cassa contenenti alcune centinaia di euro in banconote e monetine) e lo scooter, uno Scarabeo 150 risultato oggetto di furto lo scorso 9 ottobre nel rione Casale, con cui sono giunti sul posto.

I due, nonostante i tre colpi di pistola esplosi in aria dal vicequestore Lenti, sono riusciti a dileguarsi imboccando una stradina di campagna situata alle spalle del supermercato. Ma la fuga di Brina è durata poco. Il giovane è stato individuato da un poliziotto della Squadra mobile mentre percorreva a piedi via Appia. Le forze dell’ordine lo conoscevano bene. Il 21enne, infatti, era già stato arrestato il 10 febbraio del 2011, per aver saccheggiato il centro antiviolenza del rione Perrino, allora in fase di costruzione.

E Brina, intorno alle 21 di ieri, è stato catturato proprio a pochi passi dalla sua abitazione nel rione Perrino, mentre scendeva da un autobus di linea della Stp. Ascoltato in questura fino a tarda sera, il brindisino ha cominciato a vacillare sotto le incalzanti domande degli investigatori. Il giovane, assistito dall’avvocato Cinzia Cavallo, oltre a confessare di aver preso parte alla tentata rapina, ha anche aiutato i poliziotti a recuperare un casco e un paio di guanti di cui si era disfatto durante la fuga.

In nottata, Brina è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime di domiciliari e domani mattina si presenterà di fronte al gip del tribunale di Brindisi, Maurizio Saso, per l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Già nelle prossime ore, potrebbe stringersi il cerchio intorno al complice. L’impressione, ad ogni modo, è che alla banda dello scooter, al centro dell’escalation di rapine ai danni di supermercati registrata nelle ultime settimane per le vie del capoluogo, sia stato inferto un duro colpo.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il rapinatore seriale confessa e va ai domiciliari

BrindisiReport è in caricamento