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Cronaca

Incidenti con truffa: 27 indagati

LECCE – Le truffe denunciate nel capoluogo salentino, gli artefici del Brindisino, in particolare di San Pietro Vernotico, di Cellino San Marco, Torchiarolo e Tuturano. Una “cricca” di avvocati, periti, carrozzieri e medici compiacenti, per una serie di truffe, con rimborsi milionari, ai danni delle compagnie assicurative nazionali ed internazionali attraverso una fitta serie di finti incidenti. Fine dei giochi per 27 persone, tra professionisti e carrozzieri, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce dopo due anni indagini svolte dagli agenti della polizia stradale del capoluogo salentino.

LECCE – Le truffe denunciate nel capoluogo salentino, gli artefici del Brindisino, in particolare di San Pietro Vernotico, di Cellino San Marco, Torchiarolo e Tuturano. Una “cricca” di avvocati, periti, carrozzieri e medici compiacenti, per una serie di truffe, con rimborsi milionari, ai danni delle compagnie assicurative nazionali ed internazionali attraverso una fitta serie di finti incidenti. Fine dei giochi per 27 persone, tra professionisti e carrozzieri, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce dopo due anni indagini svolte dagli agenti della polizia stradale del capoluogo salentino.

Il raggiro avveniva su due fronti, quello dei danni riportati dalle vetture, che in molti casi risultava incompatibile la dinamica denunciata, e quello della lunga teoria di feriti all’interno dei veicoli incidentati in cui, tra l’altro c’erano - spesso e volentieri - più persone. Gli investigatori hanno accertato che i veicoli presentavano danni incompatibili con la dinamica denunciata.

I mezzi, in alcuni casi, erano messi a disposizione da carrozzieri compiacenti che avendoli nella loro disponibilità per precedenti riparazioni, avrebbero ottenuto più risarcimenti a fronte di un medesimo danno. I truffatori per alzare la posta dei risarcimenti e dell’illecito guadagno, avrebbero inserito nella modulistica sottoscritta dalle parti, altri soggetti i quali, documentando le lesioni riportate nei vari incidenti, ottenevano, con l'aiuto dei periti definiti "amici" e di avvocati ben inseriti nei vari centri liquidazione, ingenti somme di denaro.

Una truffa in grande stile secondo quanto accertato dalla polizia stradale, basata nel denunciare falsi incidenti attraverso la compilazione dei modelli in cui i contendenti, d'accordo tra loro, indicavano abitualmente il coinvolgimento di più mezzi, con più persone vittime dei sinistri. Notevoli e difficilmente calcolabili le dimensioni del danno economico per le società assicurative che aprivano i cordoni della borsa. Le “menti”, oltre che le braccia della gigantesca truffa tutte della provincia di Brindisi: in pole-position San Pietro Vernotico con  16 denunciati, segue Cellino San Marco con cinque, Torchiarolo con quattro, e dulcis in fundo Tuturano con due.

Di seguito tutti i denunciati di età compresa tra i 25 e 70 anni: F.G di 53 anni di Tuturano; G.C. di 44 anni di San Donaci, P.A. di 27 anni di San Pietro Vernotico; S.A. di 38 anni di San Pietro Vernotico; C.A. di 29 anni di San Pietro Vernotico; C.M. di 24 anni di San Pietro Vernotico; Q.V. di 23 anni di San Pietro Vernotico; P.A.A. di 36 anni di San Pietro Vernotico; P.F. di 22 anni di San Pietro Vernotico; G.S. di 69 anni di San Pietro Vernotico; E.F. di 26 anni di Cellino San Marco; S.I. di 61 anni di Cellino San Marco; M.D. di 42 anni di San Pietro Vernotico; A.G. di 33 anni di San Pietro Vernotico; A.A.R. di 26 anni di Cellino San Marco; C.S. di 50 anni di Cellino San Marco; S.B. di 60 anni di Torchiarolo; S.A. di 35 anni di Torchiarolo; S.S. di 28 anni di Torchiarolo; Q.A.E. di 56 anni di Torchiarolo; V.A. di 72 anni di San Pietro Vernotico; V.D. di 31 anni di San Pietro Vernotico; G.L. di 24 anni di San Pietro Vernotico; E.A. di 24 anni di Cellino San Marco; M.M. di 49 anni di San Pietro Vernotico. Le indagini continuano per chiarire se esista una associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative.

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