Intervento/ Parcheggi molto riservati
Non credo che abbia alcun senso continuare a mantenere gli stalli a pagamento ( strisce blu) in via Filomeno Consiglio, piazza Matteotti, via Nazario Sauro, piazza S. Teresa, considerato l’elevato numero di auto provviste di permessi di parcheggio gratis, che giornalmente occupano per molte ore la gran parte degli stalli esistenti.
Non credo che abbia alcun senso continuare a mantenere gli stalli a pagamento ( strisce blu) in via Filomeno Consiglio, piazza Matteotti, via Nazario Sauro, piazza S. Teresa, considerato l’elevato numero di auto provviste di permessi di parcheggio gratis, che giornalmente occupano per molte ore la gran parte degli stalli esistenti.
Quantomeno si risparmierebbe sul costo del personale della Multiservizi, che potrebbe essere proficuamente utilizzato altrove, perché attualmente non hanno niente da controllare in quelle zone, tanto è ridotto il numero di posti liberi in cui si paga regolarmente il parcheggio.
Non hanno nemmeno la possibilità di verificare la validità e l’ autenticità dei permessi esposti, l’eventuale clonazione o scadenza, in quanto rigorosamente anonimi, privi sia del nome del titolare del privilegio, sia del numero di targa dell’autoveicolo miracolato, sia di ogni indicazione del periodo di validità.
Tutto è avvolto nel mistero. Non è dato sapere perché e in base a quale regolamento o ragionamento sono stati concessi. Sono sconosciuti i meriti e i nomi dei possessori, che andrebbero invece resi pubblici, perché l’Amministrazione comunale ha ripianato il passivo maturato dalla Multiservizi anche nel settore parcheggi, e dovrà farlo anche quest’anno, con il denaro riveniente dalle tasse che pagano i cittadini . Che hanno il diritto di sapere come va sprecato.
Non si tratta certamente di somme irrisorie, come si tenta di far credere per minimizzare il disvalore di quel vezzo, che rimane comunque inalterato indipendentemente dal suo valore economico. Per verificarlo è sufficiente fare un semplicissimo calcolo matematico. Infatti moltiplicando il costo orario di 1 euro, per il numero minimo giornaliero di 9 ore in cui si deve pagare la sosta, per i 200 permessi concessi, per 300 giorni in cui annualmente si paga il ticket, si raggiunge la considerevole cifra di 540.000. Tutt’altro che irrisoria! Ampiamente sufficiente per portare in attivo il bilancio del settore parcheggi, con effetti benefici per le casse della Multiservizi e del comune di Brindisi.
Sempre ammesso che siano solo 200 i permessi concessi e che sarebbe necessario verificare. Un calcolo teorico, che non dovrebbe discostarsi di molto dalla realtà, perché lo stesso tagliando può avere un utilizzo multiplo a favore di parenti, amici e conoscenti del titolare del privilegio.
Unitamente al danno economico, vanno anche considerati gli effetti deleteri sulla mobilità urbana e sull’ambiente, in quanto la permanenza delle auto in sosta di lunga durata nella zona centrale della città, oltre a snaturare la funzione di quei parcheggi, ostacola la naturale e fisiologica rotazione delle auto in sosta, facendo aumentare il traffico parassita di chi si muove con l’auto all’interno del centro urbano alla esclusiva ricerca del parcheggio.
Ma la stessa società Multiservizi, di proprietà del comune al 100% è obbligata a tenere comportamenti imparziali e gestire le risorse, contrastando e negando benefici indebiti finanziati col denaro pubblico, e l’Amministrazione, per i poteri che le derivano dalla legge, dovrebbe intervenire tempestivamente in caso di deroghe, coinvolgendo la Corte dei Conti per l’eventuale valutazione del danno erariale.
Non vorrei che anche in questo settore, come ha ripetuto nei giorni scorsi il sindaco, si siano stati concessi favori agli amici degli amici per gestire il sottobosco del consenso, che possa rivenire utile nelle tornate elettorali. Intanto mi meraviglio che ancora non si sia deciso di azzerare questo sconcio, dando un taglio deciso alle pratiche del passato, anche in questo settore.
Nondimeno, al di là della petizione che in queste ore in tanti vogliono sottoscrivere per chiedere che sia concesso anche a loro il permessino, in base al principio di uguaglianza, dalla prossimo mese di aprile, in mancanza di un provvedimento di annullamento di questo privilegio odioso, in segno di disapprovazione, non effettuerò il pagamento del parcheggio nelle zone suddette.
Sarò costretto, mio malgrado e per la prima volta, a trasferire in altro luogo le ragioni del mio dissenso e l’affermazione dei miei diritti di cittadino, per contrastare le eventuali sanzioni, che saranno emesse dagli ausiliari del traffico.