Intifada rumena per l'elemosina

MESAGNE – Guerra per il racket dell’elemosina a Mesagne, con annessa “intifada” in via Santa Rosa al termine della quale due famiglie di rumeni, per un totale complessivo di 19 persone vengono denunciate dalla polizia per rissa aggravata e lesioni personali. C’era la lotta per la conquista di un posto da mendicante davanti ad uno dei supermercati della città, dietro la rissa tra famiglie di rumeni esplosa nel centro messapico intorno alle 20 di ieri per cui gli agenti – diretti dal vice questore Sabrina Manzone – sono stati costretti ad intervenire.

La storia inizia nel pomeriggio di lunedì quando, davanti ad una delle attività commerciali della città, una donna rumena viene avvicinata da alcuni connazionali che dopo averla percossa le intimano di  “far lavorare” la figlia altrove. L'episodio però non finisce lì perchè in serata scatta la rappresaglia da parte della famiglia della donna picchiata. In via Santa Rosa accorrono in forze gli agenti del commissariato di polizia di Mesagne dopo la segnalazione di una lite furibonda in atto a suon di colpi di bastone con annessa sassaiola.

Sul posto i poliziotti rintracciano 14 persone tra cui 4 minori, le altre 5 – comprese un italiano – vengono trovate nei pressi del commissariato, alcune con i segni delle percosse. I 14 trovati sul luogo della rissa, che fantomaticamente si dissolve all’arrivo delle sirene, negano ogni cosa ma gli agenti scoprono a breve la verità, compreso il precedente avvenuto nel pomeriggio che ha scatenato la guerra per il “racket dell'elemosina”. Alla fine della turbolenta serata i poliziotti denunciano tutti e 19 rumeni coinvolti nella rissa, minori compresi. Due le persone che hanno dovuto fare ricorso alle cure dell'ospedale che hanno rimediato prognosi di 7 e 4 giorni.