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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Fasano

Lieti eventi per cicogne e pinguini

FASANO - Per un pinguino nascere in Puglia tra gli ulivi non è il massimo, oppure sì? Fatto sta che da pochi giorni a Fasano è nato un altro piccolo “Sfenisco di Humboldt”.

FASANO - Per un pinguino nascere in Puglia tra gli ulivi non è il massimo, oppure sì? Fatto sta che da pochi giorni a Fasano è nato un altro piccolo “Sfenisco di Humboldt”, specie che vive, nidifica e si riproduce sulle coste sudamericane. Il piccolo è nato da mamma Rossa (con anello rosso di riconoscimento) e da papà Nero (con anello nero) ed è ancora molto diverso dai genitori, essendo goffo, grigiastro e quasi obeso. I genitori, come per l'altro pulcino nato nel luglio scorso, hanno covato l’uovo a turno (ma è la femmina che compie il grosso della fatica) per circa 40-42 giorni, poi finalmente la schiusa. Sesso da individuare non appena spunteranno le prime penne, attraverso del Dna di una di esse.

Allo Zoosafari il gruppo dei pinguini conta cinque esemplari adulti oltre ad uno giovane, quello appunto nato nel 2012. Si tratta di una "banda" venuta alla luce in cattività in altri parchi esteri e trasferiti a Fasano il primo nel 1995, gli altri nel 2006. In questa specie i pulcini si lasciano alle spalle l'abito goffissimo con cui escono dall'uovo solo dopo poche settimane quando diventano eleganti e regali come tutti gli adulti di questa rara specie, protetta dalla Cites, la Convenzione di Washington siglata da quasi tutti i Paesi del mondo per la salvaguardia delle specie in pericolo di estinzione.

Ma novità arrivano anche da una cicogna divenuta nota l'anno scorso per aver fatto rinascere una palma, quella antistante il grande piazzale esterno d’accesso allo Zoosafari: una femmina di cicogna bianca che vive libera con altri 23 esemplari tutti provenienti da un Centro di Recupero polacco che le ospitava perché raccolte nel loro ambiente naturale ferite o ammalate. Questo nutrito gruppo di esemplari, proprio perché non più recuperabile per il reinserimento in natura, fu affidato allo Zoosafari e sin dal loro arrivo, avvenuto il 27 ottobre del 2008, rappresentano un bello spettacolo di fascino ed eleganza. Filù, come la chiamano i ranger del parco, l’anno scorsa è diventata famosa perché aveva costruito il suo grande nido di stecchi proprio sulla chioma avvizzita di una palma alta circa 6 metri e colpita dal punteruolo rosso, deponendovi le uova.

La palma aveva ripreso a germogliare proprio quando la cicogna l’aveva scelta come base per il suo nido. Quella volta comunque le uova non si schiusero mentre in questi gironi Filù ci ha riprovato e finalmente ecco due. Anche altre coppie di cicogne hanno nidificato allo Zoosafari nel 2013, alcune però non sono state in grado di allevare bene i pulcini per inesperienza ed alcuni di questi sono ora curati dai ranger che li stanno imbeccando artificialmente. E' uno dei modi in cui i parchi faunistici come lo Zoosafari di Fasano svolgono la loro funzione di riserva biologica per le specie che vanno scomparendo dagli habitat naturali o da quello che ne resta.

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