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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Litigarono in carcere: lo gambizza

SAN VITO dei NORMANNI – E’ stato individuato e tratto in arresto nella serata di ieri, dai carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, l’autore del ferimento di Vincenzo Ippolito (54 anni, noto alle forze dell’ordine e già detenuto ai domiciliari), avvenuto nella tarda mattinata di ieri, in contrada Bello Luogo, nelle campagne sanvitesi. In manette, con l’accusa di tentato omicidio e detenzione illegale ed alterazione di arma, è finito Gianluca Lamendola (23enne, di Mesagne), già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, con obbligo di soggiorno.

SAN VITO dei NORMANNI – E’ stato individuato e tratto in arresto nella serata di ieri, dai carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, l’autore del ferimento di Vincenzo Ippolito (54 anni, noto alle forze dell’ordine e già detenuto ai domiciliari), avvenuto nella tarda mattinata di ieri, in contrada Bello Luogo, nelle campagne sanvitesi. In manette, con l’accusa di  tentato omicidio e detenzione illegale ed alterazione di arma, è finito Gianluca Lamendola (23enne, di Mesagne), già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, con obbligo di soggiorno.

I militari erano sulle sue tracce dal primo pomeriggio, da quando, in buona sostanza, era giunta la segnalazione del ferimento di Ippolito, sottoposto al regime di detenzione domiciliare, ma autorizzato a recarsi in campagna a lavorare, vittima di un agguato e trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso del nosocomio di Ostuni, per poi essere trasferito all’ospedale Perrino di Brindisi.

L’attività investigativa intrapresa dagli inquirenti, ha permesso di ricostruire in breve tempo la dinamica dei fatti, spingendo i militari ad identificare l’autore del ferimento. All’origine dell’aggressione armata, ci sarebbe la volontà di Lamendola di punire il cinquantaquattrenne per alcuni “sgarbi” e mai perdonate azioni “irriguardose” ricevute dalla vittima alcuni mesi prima all’interno del carcere di Brindisi, dove erano entrambi reclusi.

Ippolito è stato raggiunto alla gamba sinistra da tre colpi d’arma da fuoco, sparati con un fucile a canne mozze. A margine dell’attività investigativa, Lamendola è stato associato alla Casa circondariale di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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