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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nessuno vuole la barca dello stragista

BRINDISI - Non c’è nessuno che voglia acquistare i beni di Giovanni Vantaggiato. Non una sola offerta, neppure per lo yacht pagato un miliardo delle vecchie lire e posto in vendita a meno di 200mila euro, venduti al momento soltanto i titoli azionari.

BRINDISI - Non c’è nessuno che voglia acquistare i beni di Giovanni Vantaggiato. Non una sola offerta, neppure per lo yacht pagato un miliardo delle vecchie lire e posto in vendita a meno di 200mila euro. Il patrimonio dello stragista di Copertino, l’autore dell’attentato di Brindisi condannato all’ergastolo il 18 giugno scorso, è affidato a un amministratore giudiziale, il commercialista Massimo Bellantone.

Si tratta di proprietà per un valore complessivo, sulla carta, di 2 milioni di euro sulle quali furono apposti i sigilli nell’autunno del 2012 e che sono stati oggetto di confisca, decisa proprio dalla Corte d’Assise di Brindisi al termine del primo grado di giudizio.

L’alienazione dei beni di Vantaggiato è un passaggio fondamentale perché le vittime, dai genitori di Melissa ai quali è stata riconosciuta una provvisionale pari 800 mila euro (e la provvisionale non è che un anticipo sul totale da determinarsi in sede civile), alle ragazze ferite alle quali spettano 200mila euro a testa.

Sono stati venduti al momento soltanto i titoli azionari, per un ricavato totale di 400.000 euro. Nessuna offerta neanche per gli immobili di proprietà dell’uomo che si trovano a Copertino. Sono stati esclusi dal novero dei beni avvolti dai sigilli l’abitazione e il deposito di carburanti, intestati alla moglie, Giuseppina Marchello, mai coinvolta nell’inchiesta.

I genitori di Melissa devolveranno in beneficienza quanto verrà loro concesso, in misura maggiore o minore, ma comunque sempre destinato a finanziare ospedali pediatrici. Melissa, infatti, avrebbe voluto diventare una pediatra da grande. Quanto alle altre parti civili, 100.000 euro spettano ad Anna Canoci, che ha riportato gravi lesioni all’udito. Come richiesto, è stato riconosciuto al Comune di Mesagne l'importo simbolico di 100 euro, poi 25 mila euro alla scuola Morvillo Falcone, 100mila euro al Ministero dell'Interno, 200mila euro alla Regione Puglia e 25mila euro al Ministero dell'Istruzione. Alla Provincia di Brindisi 100mila euro, al Comune di Brindisi 150mila.

Ecco l’elenco dei beni che furono sottoposti a sequestro (preventivo e conservativo) da cui vanno esclusi villetta e deposito: una villetta destinata a residenza familiare, in un complesso immobiliare di ampia metratura, a Copertino, in via Vespucci 5, costituiti da un piano seminterrato non previsto in progetto, e un piano rialzato, costruiti su suolo edificatorio situato in località Fuline, acquistato nell’anno 1979. Opere queste mai censite in catasto e in parte realizzate abusivamente, ma riconducibili a Giovanni Vantaggiato.

Poi locale commerciale in via Garibaldi 14, piano T, 28 metri quadrati e rendita di 600 euro; un fabbricato di 33 metri quadri in piazza Umberto I a Copertino, rendita 448 euro; immobile in piazza Umberto I al civico 26, rendita 118 euro, un locale commerciale di 27 metri quadri nella stessa piazza, rendita 496 euro.

E la famosa imbarcazione da diporto Hale Bopp di quasi 16 metri con due motori diesel da 500 kw cadauno, completa di accessori e dotazioni, acquistata nel giugno del 1997, al prezzo di un miliardo di lire, oggi 516.456 euro, ormeggiata nella darsena “Puerto del Sol” in territorio di Porto Cesareo; un conto corrente al Banco di Napoli con un saldo attivo di 105 euro e un altro, sempre al Banco di Napoli con 425.680 euro. Infine gli immobili costituenti il deposito carburanti di contrada Ballarini, intestati alla moglie Giuseppina Marchello ma di cui, secondo l’accusa, disponeva Vantaggiato.

A quanto pare il valore reale è nettamente inferiore a quanto era stato inizialmente stimato. Gli enti, almeno, dovranno rinunciare probabilmente a incassare il denaro loro assegnato a ristoro dei danni, se vorranno favorire le vittime. Anche loro, le ragazze, i coniugi Bassi, rischiano di percepire somme sensibilmente inferiori a quanto previsto. Certo è che se non vi sarà acquisto, non vi sarà neppure alcun risarcimento.

 

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