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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Omicidio dei coniugi di Serranova: è cominciato il processo a carico dell'imputato

L'85enne Cosimo Calò non era presente in tribunale davanti alla corte d'assise. I corpi del 70enne Antonio Calò e della moglie 64enne Caterina Martucci vennero scoperti l'1 marzo 2023

BRINDISI - Non si è presentato questa mattina (martedì 16 aprile 2024) nell'aula Metrangolo. L'85enne Cosimo Calò è l'unico imputato per il duplice omicidio del fratello 70enne Antonio Calò e della moglie di quest'ultimo, la 64enne Caterina Martucci. I corpi vennero scoperti l'1 marzo 2023 nella loro abitazione di contrada Canali, poco distante dalla borgata di Serranova (Carovigno). Il processo davanti alla corte d'assise (presidente: Maurizio Saso; a latere: Adriano Zullo) è cominciato poco dopo le 10, presso il tribunale di Brindisi. Cosimo Calò, difeso dall'avvocato Danilo Di Serio, è attualmente ristretto in regime di arresti domiciliari. Il pm, presente in aula, è Francesco Carluccio, della locale procura. Unica parte civile che si è costituita: Pasqua Martucci (sorella di Caterina), assistita dall'avvocato Francesco Sozzi.

omicidio a Serranova, Antonio Calò e Caterina Martucci

Il 9 marzo 2023, pochi giorni dopo l'omicidio, i carabinieri della compagnia di San Vito Dei Normanni - guidata dal capitano Vito Sacchi - arrestarono Cosimo Calò. Antonio Calò era stato freddato da un colpo di fucile, due per la moglie. L'imputato 85enne è accusato di omicidio premeditato aggravato dal rapporto di parentela con una delle vittime e di porto in luogo pubblico di arma comune da sparo. Il duplice omicidio risale al 28 febbraio 2023. Il giorno successivo i due cadaveri furono scoperti da Carmelo Calò, fratello di Cosimo. L'allora indagato rese poi piena confessione davanti ai carabinieri sanvitesi. Altro particolare inquietante: ammise che la mattina successiva al delitto, uscì dalla sua abitazione nelle campagne di San Vito Dei Normanni e si diresse verso la borgata di Serranova con l'intenzione di uccidere anche il fratello Carmelo. 

Avvocato Danilo Di Serio e Francesco Sozzzi

Il movente è risalente nel tempo: dissapori famigliari, anche legati a questioni ereditarie, che si sono incancreniti nel tempo. In fase di indagine, i carabinieri visionarono le immagini registrate da alcune telecamere a San Vito, nei pressi dell'abitazione di Cosimo Calò. Sulla scena del crimine, inoltre, furono repertate alcune cartucce. Erano dello stesso tipo di quelle ritrovate a casa dell'85enne durante la perquisizione effettuata il 6 marzo. Nell'occasione fu sequestrata l'arma del delitto, acquistata legalmente pochi giorni prima. Tornando all'udienza odierna, pm, difesa e parte civile hanno elencato i vari elementi che sarano dibattuti durante il processo. Dopo una rapida camera di consiglio, sono stati tutti accolti. Il giudice Saso ha annunciato, infine, che la prossima udienza si terrà il 14 maggio prossimo. Verrà conferito l'incarico peritale per le trascrizioni delle intercettazioni e saranno ascoltati alcuni testi.

Pm Francesco Carluccio

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