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Cronaca

Omicidio Della Corte, gli inquirenti: "Livello criminale non comune"

SAN MICHELE SALENTINO - Si cerca in tutte le direzioni. Solita prassi per una morte come quella di Vincenzo Della Corte, 42 anni, francavillese, un tempo imprenditore edile, poi “nullafacente” (come dicono i carabinieri) e da un mese e mezzo impegnato nell’aprire a San Michele Salentino due negozi per la vendita di articoli casalinghi e alimentari. L’unica pista che gli investigatori escludono è quella politica: quest’omicidio non ha nulla a che vedere con la politica (il cugino del morto è sindaco di Francavilla Fontana).

SAN MICHELE SALENTINO - Si cerca in tutte le direzioni. Solita prassi per una morte come quella di Vincenzo Della Corte, 42 anni, francavillese, un tempo imprenditore edile, poi “nullafacente” (come dicono i carabinieri) e da un mese e mezzo impegnato nell’aprire a San Michele Salentino due negozi per la vendita di articoli casalinghi e alimentari. L’unica pista che gli investigatori escludono è quella politica: quest’omicidio non ha nulla a che vedere con la politica (il cugino del morto è sindaco di Francavilla Fontana).

Della Corte è stato ammazzato con tre fucilate che gli hanno crivellato il corpo da due killer che hanno agito alle 19.45, in una strada periferica ma molto di passaggio, sotto gli occhi di altre quattro persone che stavano con la vittima. Omicidio sicuramente di alto profilo sotto l’aspetto criminogeno, compiuto da persone determinate che avevano preparato in ogni dettaglio l’azione per non sbagliare. I carabinieri lo hanno definito “di un livello criminale non comune”.

Dovevano ammazzare. Il bersaglio era lui contrariamente alle ipotesi circolate nella tarda serata di ieri. I carabinieri escludono categoricamente che ci possa essere stato uno scambio di persona. Lo escludono partendo proprio dalle modalità di esecuzione dell’omicidio. I due sicari sono entrati nel negozio dopo avere rotto la parte inferiore sinistra della vetrata del locale in via Vittorio Veneto nel quale si trovava Della Corte assieme a tre uomini di Francavilla Fontana, suoi soci in questa impresa commerciale, e una ragazza che avrebbero dovuto assumere come commessa.

Gli assassini hanno infranto la vetrata per creare sconcerto nelle persone presenti. Come in effetti è stato. Il rumore dei vetri infranti, vedere due persone incappucciate e armate di fucili, ha colto di sorpresa Della Corte e gli altri. E’ stato questione di attimi. I cinque si sono sparpagliati nel locale, che poi non è molto grande per cercare rifugio. Della Corte è corso verso la parte posteriore del locale inseguito dai killer che volevano lui e solo lui. I primi due colpi sono stati sparati nella parte anteriore del locale. Gli altri tre contro la porta del piccolo bagno nel quale Della Corte si era rinchiuso per cercare scampo. Ma è stato inutile. I pallettoni calibro 8,6 hanno frantumato la porta in anticorodal e crivellato il corpo del francavillese.

L’uomo è morto in pochissimi minuti. Gli assassini sono andati via, ignorando gli altri che erano presenti, paralizzati dal terrore. Quindi sono saliti a bordo di una vettura e si sono allontanati. Nessuno ha visto niente. E ammesso che qualcuno abbia visto se ne guarderà bene dal dirlo. Al momento gli investigatori non sanno nemmeno su che vettura si sono allontanati. Come abbiamo riportato nella tarda serata, ci sono stati testimoni che hanno parlato di un fuoristrada, altri di un’auto monovolume. Comunque i testi hanno concordato sulle dimensioni grandi del mezzo. Non vi è certezza nemmeno sulla direzione presa.

Si scava nella vita del morto e nelle sue amicizie e frequentazioni. Sposato, padre di tre figli, sino a qualche tempo fa impegnato con i fratelli nella gestione di una cava in contrada Salinaro nelle campagne di Francavilla Fontana. Poi lui lascio i fratelli ed è andato avanti da solo. In che modo? I carabinieri stanno cercando di scoprirlo. Ufficialmente non aveva un’attività. Da un mese e mezzo aveva preso in affitto due locali a San Michele Salentino al costo di quasi tremila euro mensili complessivi. Aveva preso soldi da qualcuno e non li aveva restituiti? E’ una ipotesi. Sono diverse le ipotesi. L’unica certezza è che Della Corte si era messo in guai grossi, troppo grossi anche per uno come lui che riusciva a sgusciare tra gli inghippi che potevano presentarsi. Sia di frequentazioni sia giudiziari. Su quest’ultimo fronte era stato qualche volta denunciato, ma mai aveva subìto una condanna.

Questa volta è stato diverso. Aveva di sicuro incrociato la sua strada con gente che non perdona. C’è chi ha avanzato l’ipotesi che possano essere mesagnesi. E’ quella più probabile perché la malavita di quel centro non scherza. “Ma non abbiamo la sfera di cristallo - commentano gli investigatori – e al momento non c’è alcun elemento che possa condurci in quella direzione”. Ma anche la malavita francavillese non scherza affatto. Il prosieguo delle indagini dovrebbe chiarire questi aspetti. Su questo omicidio sono impegnati i migliori uomini del Reparto operativo dei carabinieri di Brindisi, e delle Compagnie di San Vito dei Normanni (competente per territorio) e di Francavilla Fontana.

Questa mattina il magistrato inquirente, titolare dell’inchiesta, sostituto procuratore Antonio Negro, ha affidato l’incarico per l’autopsia al medico legale Antonio Carusi. Routine, perché ben poco, oltre a quello che è già noto, potrà venir fuori. L’attenzione degli investigatori è concentrata altrove.

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