rotate-mobile
Cronaca Ceglie Messapica

Uccide il marito della madre: “Sono sconvolto, non ricordo nulla”. Pistola rubata

Resta in carcere Christian Clemente, 26 anni, per l’omicidio di Domenico Gatti, agente della Polaria di Ceglie Messapica: sette colpi al torace su nove sparati con una Beretta dopo una lite a cena. La difesa potrebbe chiedere perizia psichiatrica

CEGLIE MESSAPICA – “Non ricordo niente, sono sconvolto”. Un black-out dopo l’arresto per l’omicidio del marito della madre, freddato con sette colpi sparati da una Beretta risultata rubata: Christian Clemente, resta in carcere, con l’accusa di aver ucciso Domenico Gatti, 59 anni, originario di Ceglie Messapica, agente della Polaria, in pensione, dopo la cena terminata con una lite, avvenuta un appartamento di Settimo Torinese.

clemente-2

L’interrogatorio e la convalida

Il giudice per le indagini preliminari Stefania Cugge ha convalidato il fermo del 26enne, così come chiesto dal pubblico ministero Chiara Molinari, contestando l’aggravante dei futili motivi in relazione al contesto nel quale è avvenuto l’omicidio, il 20 agosto scorso. A tavola, stando a quanto accertato dai carabinieri, il poliziotto aveva rimproverato il giovane, invitando a cercare lavoro. Mezz’ora dopo Clemente è tornato nell’appartamento che Gatti divideva con la madre del giovane, sposata due anni fa, e ha sparato sul pianerottolo. (nella foto pubblicata sulla testata on line Nuova periferia, Christian Clemente e Domenico Gatti)

gatti-domenico-180819-2-2-2-2

I colpi esplosi sono statu nove. Uno è finito contro il muro, un altro per terra, gli altri hanno raggiunto il poliziotto. Inutili i soccorsi.

L’indagato non ha fornito alcun elemento utile, limitandosi ad affermare di non ricordare quanto avvenuto. Resta nel carcere di Ivrea, mentre le indagini delegate ai carabinieri proseguono per accertare la provenienza dell’arma usata dal giovane.

Il giallo della pistola

La Beretta calibro 22, ritrovata poco distante dalla palazzina del quartiere Borgo Nuovo, in cui è avvenuta la tragedia, è risultata rubata nel 2015, in provincia di Piacenza. In che modo Clemente è riuscita procurarsela? Qualcuno gliel’ha fornita? Dove è stata nascosta? L’arma è stata consegnata ai carabinieri del  Ris di Parma.

pistola-omicidio-gatti-domenico-180819-2-2-2-2

La richiesta di perizia psichiatrica e il precedente

La difesa dell’indagato, affidata all’avvocato Silvia Di Nunno, non esclude di chiedere una perizia psichiatrica finalizzata ad accertare l’effettiva capacità di intendere e volere al momento dell’omicidio.

Il giovane, figlio della moglie del poliziotto in congedo, era stato già arrestato nel 2012 dopo aver accoltellato il lavorante di un Kebab del centro storico di Settimo Torinese. Una discussione per futili motivi che ha rischiato di trasformarsi in tragedia, stando a quanto riportano le cronache locali. Per quell’aggressione, Clemente  era stato processato e condannato ed era tornato in stato di libertà dopo aver scontato la pena inflitta dal giudice.

Il funerale del poliziotto

Sotto choc la comunità di Settimo Torinese che ieri ha detto addio al poliziotto: a salutare Mimmo, come lo chiamavano tutti, c’erano i colleghi e gli ex compagni di corso. Hanno voluto accogliere il feretro con un picchetto d’onore.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccide il marito della madre: “Sono sconvolto, non ricordo nulla”. Pistola rubata

BrindisiReport è in caricamento